In Italia è il Veneto a rischiare E' la regione con più abitanti esposti a rischio inondazione
L'urbanizzazione selvaggia è il grande nemico delle coste italiane, questo comporta anche che un gran numero di cittadini si trovi in pericolo di erosione o inondazione. Il Veneto è la regione con il maggior numero di abitanti esposti, 1,2 milioni, poi viene la Toscana, con 950.000 persone, la Campania, con 915.000, e la Sicilia, con 900.000. La maggiore tra le isole del Mediterraneo si piazza però al secondo posto in Italia, dietro al solito Veneto, per area urbanizzata a rischio. In Sicilia si contano 250 km sotto il raggio di influenza dell'erosione, con grandi centri a rischio come Palermo, Messina, Catania, Siracusa e Taormina. Ma soprattutto l'isola fa registrare un record poco lusinghiero: la maggiore crescita europea degli ultimi anni. Le aree costiere popolate sono infatti cresciute del 30% tra il 1975 ed il 1990, peraltro in maniera disordinata, selvaggia e con scarsi o nulli studi di compatibilità ambientale ed impatto idrogeologico. Un record che ha portato Eurosion a scegliere l'isola come il caso di studio per l'Italia, assieme al Golfo di Riga per la Lettonia, allo Schleswig Holstein per la Germania, all'Alta Normandia per la Francia, all'Essex per il Regno unito, all'Aveiro per il Portogallo. I dati indicano che il 18% del litorale della Sicilia si sta erodendo, il 63% è stabile, il 5% cresce mentre non sono pervenute notizie del rimanente 14%. Allo stesso tempo è di 315 km l'area ad alto valore ecologico che si trova in una situazione di rischio. Eurosion si è poi concentrata sul caso dei Giardini Naxos, la spiaggia di Taormina cresciuta in maniera rapidissima e che ora conta 46 ristoranti e 34 hotel concentrati in una striscia di cinque chilometri di litorale, nei fatti un esempio paradigmatico dello sviluppo turistico nel Mediterraneo. Nella città di 10.000 abitanti cala annualmente un milione di turisti, arrivando a raddoppiare la popolazione nel periodo estivo. Le cause naturali dell'erosione della costa di Giardini Naxos vanno rintracciate nei venti di Est e Nord-Est che generano potenti correnti sottomarine che colpiscono il settore centrale e sud della baia. Ma il colpo di grazia lo hanno dato le costruzioni realizzate all'interno del letto del fiume Alcantara, lungo la costa o direttamente sul mare. Le autorità regionali hanno lanciato un nuovo piano di protezione per il periodo 2000-2006, ma adesso, dice Eurosion, siamo ancora alla definizione del piano di investimenti.
Alberto D'Argenzio
Fonte:www.ilmanifesto.it
4.08.04