In vista del G8 di Gleneagles, il timore della comunità scientifica internazionale è sempre lo stesso: sulle agende dei potenti della terra non c'è spazio per la questione ambientale
7 luglio 2005 - Fred Pearce
Ricordo di Alexander Langer, a dieci anni dalla sua morte per suicidio.
Lo stato del pianeta Un leader ecologista e un ambientalista pentito discutono sulla reale scarsezza di risorse e su come affrontare l’inquinamento. Alla vigilia del G8, il dibattito nella comunità scientifica è più che mai aperto
Il rapporto WWF 2002 parla chiaro: se continuiamo a sfruttare le risorse del pianeta come lo facciamo adesso, entro il 2050 la Terra non esisterà più. Leggo dall'ANSA questa notizia, che temo passerà inosservata, o come sempre accade, sottovalutata per la sua radicalità evocatrice scenari fantascientifici e quindi, nella mente dei lettori, un po' troppo buttata lì a spaventar la gente. Eppure, 2050 vuol dire che saranno i nostri figli a dover subire l'estrema agonia prima dell'estinzione, e probabilmente, anche noi, molto prima, avremo la nostra parte di dolori.
Una cultura ecologista coerente deve opporsi alla concezione secondo cui la società degli individui - intesi come produttori e consumatori razionali - si fonda sul meccanismo autoregolamentativo del mercato
Il messaggio che pubblicità e media diffondono continuamente è che il benessere passa attraverso il consumo, ovvero attraverso l'appropriazione continua di una quantità sempre maggiore di oggetti. L'assimilazione di tale messaggio dalle coscienze equivale ad una vera e propria colonizzazione dell'immaginario simbolico, dunque non a torto si può parlare di un mutamento antropologico (l'uomo concepito esclusivamente come produttore-consumatore).
«Il compito di concepire un’etica che trascende l’interesse umano a breve termine apparirebbe arduo alla maggior parte di noi: davanti ad esso ci sentiremmo scoraggiati o perlomeno intimiditi. Ma Ted Mosquin e Stan Rowe lo hanno fatto e ci hanno consegnato il risultato.
Pubblichiamo la -Lettera aperta a Mercedes Bresso- che è candidata alla presidenza della Regione Piemonte, scritta dall’ormai famoso meteorologo ed ambientalista Luca Mercalli, che fa esplicitò riferimento alla necessità delle decrescita economica e parla di forme alternative di sviluppo, non solo consumistico e distruttivo per il territorio.
Questo appello è stato presentato il 6 dicembre 1990, in occasione del meeting organizzato a Oldenburg in onore di Robert Rodale, pioniere del movimento per l’agricoltura biologica negli Usa.
16 marzo 2005 - Ivan Illich, Lee Hoinacki, Sigmar Groeneveld
Con i suoi ecoterroristi pronti a ogni infamia pur di scatenare allarmi mediatici e di giustificare la propria funzione, l'autore di Preda e di Sol levante coglie gli umori dell'elettorato di Bush, desideroso di rassicurazioni. Ma il libro stenta a scalare le classifiche
Nel suo ultimo romanzo, «State of Fear», uscito di recente negli Usa e di prossima pubblicazione anche in Italia, Michael Crichton si scaglia contro gli ambientalisti e sposa le tesi negazioniste a proposito del riscaldamento globale
Una nuova forma di colonialismo perpetrata ai danni delle popolazioni native e una colossale rapina che le multinazionali euro-americane, con in testa le grandi industrie farmaceutiche, avide di nuove fonti di guadagno, commettono ai danni delle comunità autoctone del Sud del mondo.
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