Un'ordinanza di Nichi Vendola fa scattare la rivolta i primi giorni di gennaio. La Regione secondo il piano Fitto, avrebbe dovuto aprire otto nuove discariche. Ma non tutto è andato per il verso giusto.
Una miniera d'oro nella terra della camorra. Il 23 gennaio, alla presenza di Berlusconi, verrà inaugurato il termovalorizzatore di Acerra. Sarà l'impianto più grande d'Europa, costruito però con tecnologia superata. Un motivo di preoccupazione in più per gli abitanti del centro campano: «L'avvio dei forni - dicono - sarà l'inizio di una strage silenziosa»
Ma allora, se i Cdr campani sono sostanzialmente «buoni»; in grado di lavorare tutti i rifiuti urbani della regione, se per i materiali che escono dagli impianti esistono sbocchi commerciali convenienti, in termini sia economici (frazione secca) che ambientali (Fos), a che cosa mai è dovuto il disastro della Campania? All'inceneritore.
Dopo lo schieramento dei soldati a presidio delle scelte del governo sui rifiuti, ora entrando nel vivo dei lavori parlamentari escono i distinguo. Sui rifiuti meno chiacchere e più azioni. Non si scherza sulle emergenze. Soprattutto in Campania dove sui rifiuti si è innervato l’ìntreccio degli affari e della malavita.
Mentre Galan aspetta dal governo «un piano serio» per poter eventualmente accogliere parte della spazzatura della Campania, si scopre che proprio il Veneto segue la regione di Bassolino nella classifica per il traffico illegale di rifiuti. La sorpresa emerge dal «Rapporto Ecomafia 2008» di Legambiente, che colloca appunto il Veneto al secondo posto.
Un bambino di 11 anni, vive accanto ad un inceneritore, ha un tumore maligno. Tra colpi di perizie, dopo un esposto di associazioni di ambientalisti ed un comitato di genitori, del fattaccio si occupa ora la magistratura. L'azienda è tranquilla, dicono alla Hera...
Ognuno di noi produce più di 1,5 chilogrammi di rifiuti al giorno, in un un anno sette volte il nostro peso. Ma c’è voluto il caso limite e paradossale della Campania per riportare agli occhi di tutti una realtà nota: i rifiuti sono una delle più gravi emergenze all’ordine del giorno
Prima hanno chiesto di essere sottoposti ad analisi per verificare il livello di diossina presente nel loro sangue. Dopo il silenzio dell'Asl Na 4, dell'Assessorato regionale alla sanità, e del Ministero della Salute, le hanno fatte a proprie spese.
Il governatore azzurro del Veneto, Galan, è arrivato la settimana scorsa a Napoli a far lezione di civiltà, ribadendo che ogni regione deve provvedere in piena autonomia a trattare i rifiuti che produce, ma ieri, Giancarlo Conta, assessore regionale politiche ambientali ha dichiarato «il Veneto ha rifiutato di accogliere l'immondizia campana perché anche la nostra regione è sulla soglia di una possibile emergenza rifiuti.
Angelo Agrippa
Pecoraro Scanio: «Per venti mesi ho lavorato controcorrente»
«L'ambientalismo del sì a tutto non è vero ambientalismo. E se proprio vogliamo dirla tutta, in questi venti mesi io ho lavorato sempre controcorrente, anche sui rifiuti, perché nel governo Prodi non c'era una vera sensibilità su questi temi».
«Siamo nel 2008 e in Campania non esiste ancora un´idea concreta su come organizzare il ciclo dei rifiuti. Sono molto preoccupata». Con queste parole Pia Bucella, responsabile della direzione Ambiente dell´esecutivo dell´Unione Europea, bolla il disastro ambientale campano, ammonendo: «La direttiva europea sui rifiuti esiste da 33 anni. E non è troppo ambizioso chiedere alla Campania di rispettarla»
Paul Connett, coordinatore della campagna mondiale per azzerare la produzione, scrive agli attivisti italiani, bocciando il nostro paese: a San Francisco non si fa così. E l'Associazione medici per l'ambiente chiede una moratoria dell'incenerimento
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