Intervista a Jeffrey Sachs sulla guerra in Ucraina, la Nato, l'Europa, gli USA e la Cina

"La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"

"Gli Stati Uniti hanno chiamato il primo ministro Meloni e hanno detto di uscire dalla Via della Seta. Pensate che abbia avuto da sola quell’idea? L'idea statunitense è che nessuno debba rivaleggiare con la potenza degli USA. Dovremmo invece puntare a costruire un mondo multipolare e cooperativo".
6 febbraio 2024
Jeffrey Sachs (economista consulente dell’Onu per lo sviluppo)
Tradotto da Sara Piccinini per PeaceLink

L’economista statunitense Jeffrey Sachs

Domanda. Una delle conseguenze della guerra a Gaza è che la guerra in Ucraina non è più nelle prime pagine del mondo. Avete proposto un piano di pace per l’Ucraina. Qual è l'essenza di questo piano?

Risposta. Il piano di pace ovviamente è che la NATO doveva fermare qualsiasi tentativo di spostarsi in Ucraina e, in base a questo, la guerra sarebbe finita. Ogni giorno in cui questo non è successo, i probabili termini dell'accordo sono peggiorati per l'Ucraina. Il motivo è questo: quando ho detto che l'allargamento della NATO non ha senso, già nel 2014 o 2013, la Russia non stava facendo richiesta di territorio. Allora gli Stati Uniti hanno aiutato a organizzare un colpo di stato nel febbraio 2014 per far cadere un governo ucraino che si basava sulla neutralità a favore di un governo che voleva la NATO. Allargamento svolto nel febbraio 2014. Si può ascoltare una registrazione di Victoria Nuland che complottava con l'ambasciatore americano, anche per il prossimo governo, e non è stata nemmeno una cosa discreta perché i russi hanno intercettato la chiamata e l'hanno messa online per farla ascoltare a tutti. E poi nel periodo dal 2014 in poi, la Russia ha ripreso la Crimea dove si trova la sua flotta navale. Non voleva che cadesse nelle mani della NATO e per quanto riguarda il Donbass, ha detto di negoziare l'autonomia per le regioni etnicamente russe, questi sono gli accordi di Minsk 1 e Minsk 2. Minsk 2 è stato sostenuto dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, gli ucraini l'hanno fatto saltare. Hanno detto: "No, non lo firmeremo". Gli Stati Uniti hanno detto loro di non preoccuparsi di questo Consiglio di Sicurezza, non è niente di che, non dovete fare nulla, i francesi e i tedeschi che sono i garanti di Minsk nell'ambito del processo di Normandia hanno mandato all’aria tutto. Anche la signora Merkel, che in genere è rispettata, ha detto in un'intervista quando non era più Cancelliere, sì, stavo solo concedendo del tempo agli ucraini. È una sciocchezza. Poi il 15 dicembre 2021 Putin ha messo sul tavolo una bozza sulla sicurezza della Russia. Ho chiamato alla Casa Bianca: negoziate, non siete obbligati ad accettarlo come accordo finale, ma è il nucleo per fermare l'allargamento della NATO a tutti i costi. Hanno detto no, no, professor Sachs, non chiudere la porta alla Nato. E così via. E ora abbiamo la guerra. Anzi, in realtà la guerra c’è dal 2014, lasciatemi essere più preciso. Poi c'è stata l'invasione russa il 24 febbraio 2022. Ma lo scopo dell’invasione, come è stato molto chiaro nel giro di pochi giorni, era far sì che Zelensky andasse al tavolo dei negoziati e già entro la fine di febbraio 2022 dicesse ok, ok, faremo la neutralità. E sono andati ad Ankara, in Turchia, per una mediazione. E lo so perché ho parlato con i negoziatori che erano giunti a un accordo, ad un quasi accordo, poi gli Stati Uniti sono intervenuti dicendo: "No, no, non siamo d'accordo, non lo faremo. Non vi sosterremo su questo, ma combatteremo”. Centinaia di migliaia di morti in più da allora, questa è la NATO. Questi sono gli Stati Uniti.

Domanda. La NATO è ancora un'organizzazione di difesa o sta diventando una NATO molto aggressiva?

Risposta. Dal 1991 non è più un'organizzazione di difesa, è stata una forza di spedizione americana, anche nel caso dei bombardamenti della NATO in Serbia. Nel 1999 avete bombardato Belgrado per sette settimane come operazione di difesa, andiamo! Come si può bombardare Belgrado per 7 settimane e definirsi un’operazione di difesa? Poi è stata installata la più grande base NATO d'Europa in Kosovo. Che coincidenza! La NATO è diventata la Forza di occupazione dell'Afghanistan, è una operazione di difesa per la NATO essere in Afghanistan per 20 anni? E poi la NATO ha rovesciato il governo della Libia, questa sì che è una grande difesa. E poi ancora, la NATO ha voluto circondare la Russia nel Mar Nero, un'idea molto intelligente che Lord Palmerston ha avuto nel 1856, a proposito, rifacciamola anche noi!
Zelensky nel suo discorso di capodanno sembrava che stesse citando il signor Palmerston: sappiamo che il Mar Nero è la zona cruciale, prenderemo il Mar Nero, prenderemo la Crimea, è ovvio che sta assecondando questi… non dovrei nemmeno dirlo perché dovremmo parlare come persone educate, queste persone a Londra e Washington sono nel loro mondo dei sogni. Ovviamente non succederà, perché cosa vuole Londra? Circondare la Russia e il Mar Nero che era letteralmente un’idea di Palmerston 170 anni fa. Non riescono a superarlo.

Domanda. Quale sarà l'esito della guerra in Ucraina? Sembra che la Russia prevarrà e gli ucraini saranno costretti a fare un sacrificio.

Risposta. Probabilmente centinaia di migliaia di ucraini moriranno per un risultato che è terribile rispetto a quello che avrebbe potuto essere due anni fa, questo è probabile.

Domanda. Uno dei motivi della guerra in Ucraina è forse che gli Stati Uniti stavano cercando di indebolire la Russia per concentrarsi sulla Cina.

Risposta. C’era un gioco da tavolo quando ero bambino chiamato Risiko, ed era una mappa del mondo e l'obiettivo del gioco era di mettere la propria pace su ogni casella del mappa. Quando eri nel tuo riquadro e vicino avevi il riquadro del tuo nemico, iniziavi una guerra contro di lui. Si tirano i dadi e si vede cosa succede e credo che questo sia il gioco degli Stati Uniti: vogliono un pezzo su ogni riquadro nella mappa, vogliono un pezzo in Ucraina, vogliono una base NATO in Georgia, vogliono una base della NATO in Kosovo, vogliono una base NATO ovunque. Questa è l'idea di base, più basi NATO, più soldi; più soldi, più contratti; più posti di lavoro, più ricchezze; è una macchina che ha una logica che si auto-alimenta, è una macchina completamente distruttiva e insensata, ma funziona cosi.

Domanda. La Cina è davvero un nemico come affermano i principali politici americani?

La Cina è un ostacolo, non è un nemico. È un ostacolo all'egemonia americana, quindi la Cina è un grande problema per gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti dicono di controllare il mondo e il problema è che questo Paese non vuole essere governato dagli Stati Uniti. La Cina non è esattamente un paese emergente. È stata unificata nell'anno 221 A.C., ha una civiltà che risale a 2.200 anni, mentre gli Stati Uniti stanno dicendo: "Non fare questo, non fare quello". Sei un nemico e così via perché la Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti. L'idea statunitense è che nessuno debba rivaleggiare con la potenza degli USA e la Cina ecco che diventa tecnologicamente avanzata, più ricca economicamente e militarmente potente, ma non è una minaccia, a meno che gli Stati Uniti non la rendano una minaccia e circondino la Cina con basi militari ovunque per poi dire alla Cina: cosa vi preoccupa? Non puoi farne un nemico semplicemente a causa sue delle dimensioni.

Domanda. Ma anche qui in Europa c'è molta esitazione su come sviluppare relazioni con la Cina. Si sa che i politici di Bruxelles hanno inventato un dottrina del "disaccoppiamento" e adesso cercando di impostarla, rischiando la cooperazione con la Cina. Non è la stessa cosa?

Risposta: Bruxelles al 100%, non voglio dire 99%, ma al 100% sta seguendo la linea degli Stati Uniti. Ecco tutto. Bruxelles non pensa all'Europa, Bruxelles non pensa al fatto che Europa e Cina condividono terra eurasiatica, Bruxelles non sta pensando al fatto che per 2.000 anni il commercio tra Cina ed Europa è stata un'attività altamente produttiva. Le vie della seta collegavano l'impero Han e l'Impero Romano 2.000 anni fa. Le relazioni tra Cina ed Europa erano altamente produttive negli ultimi 20 anni. Molti affari, molto turismo, molte relazioni in crescita. Gli Stati Uniti sono intervenuti e hanno detto alla Von der Leyen: dovete separarvi. Hanno detto questo agli europei. Hanno chiamato il primo ministro Meloni e hanno detto: "Deve uscire dalla nuova Via della seta". E poi: "Siamo usciti dall’iniziativa la nuova Via della seta, non siamo contro la Cina ma siamo fuori dall'iniziativa". Pensate che abbia avuto da sola quell’idea? No, posso dirvi che ha avuto l'"idea", tra virgolette, nello Studio Ovale perché le era stato detto di doverlo fare.

Domanda. Come si sa, il leadership cinese ha concluso, credo una settimana fa in un incontro, che la Cina sia più attiva a livello internazionale in questo anno. Significa che la Cina diventerà leader dei Paesi del Sud del mondo, paesi in via di sviluppo, nonostante alcuni obiezioni da parte dell’India?

Risposta. Beh, l'area più attiva è quella dei paesi BRICS che hanno iniziato con cinque: Brasile, Russia, India, Cina, e Sud Africa. Ora ne aggiunge altri cinque: Egitto, Etiopia, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Iran. I 10 perseguiranno attivamente nuovi approcci monetari specifici per fermare l’utilizzo del dollaro nelle loro transazioni perché gli Stati Uniti hanno questa pessima abitudine con cui l'Europa si sta schierando: confischiamo il denaro dei Paesi che non sono d'accordo con noi, questa è letteralmente la visione degli Stati Uniti e l'Europa, oh sì sì sì, "siamo completamente d'accordo" e così i Paesi BRICS dicono ok possiamo trovare altri modi per commerciare, non dobbiamo passare attraverso l'Euro. In Belgio non dobbiamo passare attraverso il sistema Swift, non dobbiamo utilizzare le banche statunitensi e, tra l'altro, esse riusciranno a trovare modi diversi dal dollaro per le transazioni.

Domanda. Qual è la sua opinione? Può scoppiare una guerra tra Cina e Stati Uniti?

Risposta. Una guerra potrebbe scoppiare. Sarebbe catastrofico. Gli Stati Uniti potrebbero non vincere una guerra di questo tipo. Il termine vincere non ha nemmeno senso. Si tratta di due guerre nucleari, di due superpotenze nucleari. Se ci fosse una guerra per Taiwan, questa sarebbe distrutta e gli Stati Uniti non sarebbero in grado di sconfiggere la Cina. Il mondo sarebbe sull'orlo di un annientamento. Quindi potrebbe scoppiare una guerra, sì. E poi abbiamo un sacco di politici stupidi negli Stati Uniti, credetemi, molti politici stupidi e quindi potrebbe scoppiare una guerra. Se l'Europa ha un minimo di buon senso dovrebbe dire agli americani di smetterla di essere così dannatamente bellicosi ovunque, questo non è un gioco, non è un gioco per fare soldi, questa è la nostra sopravvivenza, basta. È questo che l'Europa dovrebbe dire agli Stati Uniti. L'Europa ha imparato molto sulla guerra nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale. Un disastro, un cataclisma, così l'Europa ha deciso dopo la Seconda Guerra Mondiale che avremmo fatto qualcosa in modo diverso, l'Europa ha imparato molto sulla cooperazione in realtà. Gli Stati Uniti stanno avvelenando molto di ciò che l'Europa ha imparato. L'Europa dovrebbe attenersi a ciò che ha imparato, tra l'altro una delle vere conquiste dell'Europa, oggi dimenticate, è stata l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione che ha portato dozzine di paesi in un comune accordo per la sicurezza. Naturalmente gli Stati Uniti non lo sopportano, non è la NATO, ma quello che è per l'Europa è qualcosa di veramente importante, cioè l'idea di sicurezza collettiva. L'idea di non tracciare i confini, che il nemico della Russia, l’Ucraina, è dei nostri, noi facciamo tutto ciò che possiamo per indebolire l'altro lato, questa è roba da primitivi e dopo tutto questo, l'Europa dovrebbe essere la prima a dire che è roba primitiva, ma è roba americana pensare cose primitive e l'Europa dovrebbe avere un'idea migliore. Era già sulla strada di un'idea migliore, ma a dire la verità è scioccante per me sapere che i paesi di cui ammiro molto la società e il governo, (Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia) ora sono tutti guerrafondai, sono tutti in prima linea nella NATO, sono tutti entusiasti che ci si debba opporre alla Russia. Mi è capitato di conoscere i leader di questi Paesi e credevano in qualcosa di molto diverso 10 anni fa, quindi cosa gli è successo?

Domanda. Si sa che molto si deciderà l'anno prossimo o quest'anno con le elezioni americane. Qual è la sua previsione? Quale sarà l'esito? Il presidente Biden prevarrà anche se è molto debole o l'ex presidente Trump vincerà le elezioni?

Risposta. Penso che gli Stati Uniti avranno un sacco di instabilità e molta imprevedibilità quest'anno. Biden ha 81 anni e non è in condizioni fisiche o mentali per correre di nuovo per la rielezione, questo è ovvio. Trump è instabile, ha decine di reati e cause civili contro di lui. Questa è la nostra situazione attuale, entrambi hanno enormi percentuali di disapprovazione, molto più alte dell'approvazione. Il pubblico è estremamente nervoso ed è contrario alle guerre, quindi c'è un sacco di incertezza per quest’anno, sì.

Domanda. E cosa succede se Trump prevale?

Risposta. Cosa succede se prevale? Siamo su una strada molto pericolosa in questo momento, non abbiamo chiarezza sulla nostra direzione, la nostra politica, il nostro buon senso. Quindi è veramente una situazione infelice e io spero che prima della fine del mese avremo candidati diversi che si battano per un po' di decenza e che possano vincere la presidenza. Non escludo che sembra molto improbabile ma non è impossibile.

Domanda. E quali sono le ragioni per cui la democrazia americana si sta deteriorando molto?

Risposta. Fondamentalmente, corruzione. La politica americana è diventata molto corrotta. Negli anni Settanta i limiti alle campagne finanziamento, uno dopo l'altro, sono stati eliminati dalla Corte Suprema, in risposta a una campagna dei grandi leader aziendali e a una campagna della Camera di Commercio e di altre aziende leader. Per cui oggi non abbiamo limiti alle spese per le campagne elettorali e questo ciclo elettorale sarà probabilmente di circa 15 miliardi di dollari o più, e tra l'altro non si tratta di molto denaro. Questo è un Paese ricco ma questi politici sono a buon mercato, cercano 100.000, 200.000, 500.000 per la loro campagna di rielezione e poi votano insieme alle loro aziende sponsor, che si tratti di militari o che si tratti di Wall Street o che si tratti di produttori di armi o la grande industria della salute che ci fornisce il sistema sanitario più costoso del mondo, non il migliore, ma il più costoso. Siamo al 40° posto nella classifica dell’aspettativa di vita, ma siamo di gran lunga i primi nel costo per persona e questo è il sistema americano delle lobby. Così il Congresso è stato comprato da interessi, la Casa Bianca è stata comprata da interessi particolari, la politica estera è stata comprata da interessi speciali. Credo che sia probabilmente vero che ogni tipo di sistema politico può essere hackerato e che, per hackerare un sistema democratico, un modo molto efficiente per farlo è il denaro. Un modo per farlo è chiudere le elezioni, ma l'altro modo è quello di mantenere le elezioni per decidere chi ottiene più soldi, ed è questo che è successo negli Stati Uniti.

Domanda. Ora per finire, se ho capito bene, lei prevede che la situazione nel mondo in futuro sarà molto instabile. Il sociologo tedesco Spengler aveva predetto 100 anni fa che questa è la fine dell'Europa, dell'influenza dell'Europa nel mondo. Come vede il futuro dell'Europa e del mondo in questo anno?

Risposta. Penso che ci sia un punto fondamentale, ovvero che l'Europa ha un'influenza molto alta nel mondo (...) Ora si dà il caso che a me piaccia l'Europa, mi piace la civiltà europea, mi piace l’Unione Europea quando non va semplicemente dietro agli Stati Uniti, e credo che l'Europa abbia molto da offrire al nostro mondo e che sia la patria di una notevole civiltà costruita in più di 2.000 anni, quindi non sono pessimista in quanto senso come Spengler. Vorrei che la Pace Globale si realizzasse. Ammiro enormemente la civiltà cinese e anche la civiltà araba, e credo che dovremmo godere della reciproca compagnia e fare la pace e non contare chi è numero uno, chi il numero due, chi il numero cinque, e chi è il numero dieci, come stiamo facendo. Gli Stati Uniti non hanno questa mentalità, non hanno in testa un mondo cooperativo multilaterale. L'idea americana è un mondo multilaterale che gli Stati Uniti guidano. Anche Biden, che è un uomo anziano e parla come se avesse 30 anni in meno, spiega la mentalità americana, dice che siamo un paese indispensabile, siamo il leader, tutti guardano a noi, oh sì, tutti ci imitano e tutti votano contro di noi, è un po' strano ma in ogni caso gli Stati Uniti non capiscono che questo riequilibrio è una buona cosa. Significa che altri stanno recuperando terreno e che ora potremmo avere relazioni normali. L'Europa ricordi che l'Unione Europea è composta da 450 milioni di persone, è un po' più del 5% della popolazione mondiale, dovrebbe aiutare a costruire un mondo multipolare. L'Occidente cosiddetto, con Stati Uniti ed Europa, ha 800 milioni di persone, cioè un decimo della popolazione del mondo. Siamo in testa al mondo, cresciamo, facciamo parte del mondo, abbiamo buone relazioni con India, con la Cina, con il mondo arabo, con il mondo musulmano, con il Sudafrica, con il Sud America. Quindi io penso che questa sia la storia. Non sono pessimista in termini di conoscenza, della nostra ingegnosità e della nostra capacità di affrontare le crisi come il cambiamento climatico e altro ancora, ma non dovremmo fare leva sul lato umano per governare il mondo? Dovremmo puntare a costruire un mondo cooperativo!

Tradotto da Sara Piccinini per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.

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