Wall Street va a picco e anche l'Ucraina
Questi giorni hanno visto i mercati finanziari globali attraversare periodi di forte turbolenza, con crolli significativi degli indici azionari. Mentre le cause di queste oscillazioni sono molteplici, un fattore in particolare emerge con chiarezza: la guerra.
Le "streghe" dell'economia
Si dice che una delle "streghe" che incombe sull'economia mondiale è proprio la guerra.
La metafora delle "streghe" dell'economia è un'immagine efficace ma non attribuibile a un singolo autore. Si tratta piuttosto di una rappresentazione che è nata e si è diffusa nel tempo, diventando un modo colorito e facilmente comprensibile per descrivere le forze oscure e incontrollabili che possono minacciare la stabilità economica.
I conflitti armati, infatti, hanno da sempre esercitato una profonda influenza sui mercati finanziari. L'incertezza generata dalle guerre, la paura di ulteriori escalation e le ripercussioni economiche dirette sono solo alcuni dei fattori che possono innescare vendite massicce e destabilizzare i mercati.
La situazione in Ucraina, caratterizzata da un prolungato conflitto, alimenta un clima di incertezza generale sui mercati finanziari. Gli investitori, di fronte a un futuro così imprevedibile, tendono a diventare più avversi al rischio, privilegiando investimenti più sicuri e liquidi. Questo atteggiamento porta a vendite massicce sui mercati azionari, contribuendo all'attuale crisi.
Le difficoltà economiche dell'Ucraina, aggravate dalla guerra, possono innescare un effetto domino sui mercati finanziari globali. Gli investitori, preoccupati per le possibili ripercussioni di una crisi ucraina su altri paesi e settori, tendono a vendere anche titoli considerati sicuri, generando un'ulteriore instabilità.
I debiti di Kiev
I maggiori gestori patrimoniali privati hanno chiesto a Kiev di rimborsare i debiti nei loro confronti.
Mentre i governi hanno avuto un occhio di riguardo verso Kiev, i privati oggi vedono arrivare i nodi al pettine. Qui riportiamo alcune notizie racconte tramite la piattaforma di Intelligenza Artificiale Perplexity.
I maggiori gestori patrimoniali privati, tra cui BlackRock, hanno richiesto al governo ucraino di rimborsare i debiti nei loro confronti, con scadenza fissata al 1° agosto (proprio il 2 agosto c'è stata la crisi delle borse mondiali). Questa richiesta arriva in un contesto economico difficile per l'Ucraina, che sta affrontando le conseguenze della guerra con la Russia e ha già beneficiato di una moratoria di due anni sui pagamenti degli interessi sui prestiti privati, concordata all'inizio dell'invasione russa nel febbraio 2022. Tale moratoria rappresenta circa 20 miliardi di dollari, equivalenti al 15% del PIL annuale di Kiev,
Il governo ucraino, guidato dal presidente Volodymyr Zelensky e dal premier Denis Shmyhal, ha chiesto un'estensione della moratoria e una riduzione del debito del 60%. Tuttavia, i colloqui con i creditori non hanno portato a un accordo, e la proposta di un taglio del 20% del debito è stata considerata insufficiente dalle autorità ucraine. Le trattative sono attualmente in stallo, con la scadenza imminente che potrebbe mettere a rischio le spese militari e la ricostruzione del paese.
La Commissione Europea ha esortato i creditori privati a raggiungere rapidamente un accordo per evitare un default dell'Ucraina, sottolineando l'importanza di una ristrutturazione del debito per garantire la sostenibilità economica del paese.
Perché la guerra è una "strega" economica
La guerra può avere un impatto significativo sui mercati finanziari, incluso il crollo della borsa. Questo avviene attraverso diversi meccanismi:
- Aumento dell'incertezza: iconflitti armati creano un clima di grande incertezza, sia a livello economico che politico. Gli investitori, di fronte a un futuro incerto, tendono a vendere le loro azioni per proteggere i loro capitali.
- Distruzione delle catene di approvvigionamento: le guerre possono interrompere le catene di approvvigionamento globali, rendendo più difficile e costoso procurarsi materie prime e componenti. Questo può danneggiare le aziende e ridurre i profitti.
- Aumento dei costi: I conflitti armati comportano un aumento delle spese militari e possono far salire i prezzi di beni come l'energia e le materie prime, erodendo i margini di profitto delle aziende.
- Sanzioni economiche: In risposta a un conflitto, i paesi possono imporre sanzioni economiche, limitando il commercio e gli investimenti. Questo può avere un impatto negativo sulle aziende operanti nei paesi coinvolti nel conflitto. O nei paesi che avevano relazioni con le aree di conflitto: la Germania è oggi in recessione per aver tranciato i suoi rapporti con Mosca e il gas russo.
- Instabilità politica: Le guerre spesso portano a instabilità politica, che può scoraggiare gli investimenti e aumentare il rischio di default sui debiti sovrani.
Esempi storici
- Prima guerra mondiale: Il conflitto portò a un crollo dei mercati azionari e a un periodo di deflazione.
- Seconda guerra mondiale: La guerra causò una profonda recessione globale e distrusse gran parte dell'infrastruttura economica europea.
- Guerra del Vietnam: Il conflitto prolungato e costoso indebolì l'economia statunitense e contribuì a innescare l'inflazione.
In conclusione, la guerra è uno dei fattori che possono innescare o amplificare un crollo della borsa. L'incertezza, la distruzione delle catene di approvvigionamento, l'aumento dei costi e le sanzioni economiche sono alcuni dei meccanismi attraverso cui i conflitti armati possono influenzare i mercati finanziari. E' importante considerare come l'eventuale ulteriore escalation della guerra in Ucraina e delle altre guerre in corso (in particolare in Medio Oriente) possa avere conseguenze devastanti sui mercati finanziari, innescando reazioni a catena e scatenando crisi sistemiche. Ancora una volta le ragioni della pace costituiscono una priorità per la sicurezza e l'economia globale.
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