Incrementa la produttività di circa 3.600 volte

Il futuro della siderurgia cinese: flash ironmaking

Eliminando l'uso del carbone nel processo, potrebbe migliorare l'efficienza energetica dell'industria siderurgica cinese e avvicinare il settore all'obiettivo di "emissioni quasi zero di anidride carbonica".
19 dicembre 2024
Redazione PeaceLink

Bandiera Repubblica Popolare Cinese

Il "flash ironmaking" è una nuova tecnologia sviluppata in Cina che accelera significativamente il processo di produzione del ferro. Tradizionalmente, la produzione del ferro in altoforno richiede dalle cinque alle sei ore; con il metodo del "flash ironmaking", questo tempo si riduce a soli tre-sei secondi, rappresentando un incremento di produttività di circa 3.600 volte.

Questo metodo è stato sviluppato da un team di ricerca guidato dal professor Zhang Wenhai, accademico della prestigiosa Accademia Cinese di Ingegneria. La tecnologia prevede l'iniezione di polvere finemente macinata di minerale di ferro in un forno estremamente caldo, innescando una reazione chimica "esplosiva" che produce gocce di ferro liquido ad alta purezza. Questo ferro può essere utilizzato direttamente per la colata o per la produzione di acciaio in un unico passaggio.

Oltre all'aumento della produttività, il "flash ironmaking" offre vantaggi ambientali significativi. Eliminando l'uso del carbone nel processo, potrebbe migliorare l'efficienza energetica dell'industria siderurgica cinese e avvicinare il settore all'obiettivo di "emissioni quasi zero di anidride carbonica".

Inoltre, questa tecnologia funziona particolarmente bene con minerali di bassa o media resa, abbondanti in Cina, riducendo la dipendenza dalle importazioni di minerali ad alta resa da paesi come Australia, Brasile e Africa.

In sintesi, il "flash ironmaking" rappresenta una svolta significativa nella siderurgia cinese, con potenziali implicazioni globali per l'industria dell'acciaio.

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