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  • Pace
    Cronaca kafkiana

    La piazza surreale di Michele Serra e le sagge parole di Adelmo Cervi

    Per la prima volta nella storia del movimento pacifista i pro-pace e i pro-guerra si daranno appuntamento nella stessa piazza. Chi si oppone alla guerra si troverà accanto a chi la sostiene, in una rappresentazione degna di Pirandello. O di Kafka. O del teatro dell'assurdo.
    12 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Laboratorio di scrittura
    Incontro con gli studenti del Liceo Aristosseno di Taranto

    Nei loro occhi si leggeva una voglia di quel "buon futuro" che non siamo in grado di dare

    Dovevo parlare dell'Agenda ONU 2030. E ho dovuto dirlo ai ragazzi: la nostra generazione ha fallito. I nostri genitori ci hanno lasciato un modo migliore di quello che avevano ereditato. Oggi invece rischiamo di lasciare ai nostri figli un mondo peggiore di quello che abbiamo ereditato.
    12 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Conflitti
    Ai media e alle università

    Lettera dal Congo in guerra

    I giovani congolesi sono più che coscienti della situazione. Trent'anni di guerra, aggravatasi nel 2025. Vogliono lanciare un appello, un grido. Hanno scritto il testo che vi allego.
    12 marzo 2025 - Giovanni Piumatti (sacerdote missionario)
  • Storia della Pace
    Le crociate sono cominciate contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme

    Crociate ieri e oggi

    Come nelle crociate, il conflitto in Ucraina è stato caricato di una dimensione simbolica che lo trasforma in uno scontro tra due visioni del mondo. Putin è dipinto come un'entità malvagia da abbattere, un po' come i musulmani erano visti nel Medioevo come nemici della cristianità.
    12 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Pace
    Molte nuove adesioni in risposta all'appello di Michele Serra su Repubblica

    Una manifestazione per questa Europa? Noi non ci saremo

    “Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.
    Lettera collettiva

Campagna: Ecoreati: non fermate i processi!

Promossa da: Associazione PeaceLink
La riforma della giustizia proposta dalla ministra Cartabia rischia di vanificare il prezioso lavoro della magistratura nel perseguire i cosiddetti ecoreati, e in particolare quelli per "disastro ambientale". Tali processi si rivelano spesso molto complessi dal punto di vista tecnico-scientifico. Applicare tempi eccessivamente stringenti alla fase delle indagini significherebbe non avere a disposizione elementi di prova tali da andare oltre il "ragionevole dubbio". Così pure i tempi per l'appello e la Cassazione devono tenere conto necessariamente della oggettiva complessità dei processi e della quantità dei testimoni.
Data di inizio: 31 luglio 2021
La riforma della giustizia è attualmente oggetto di dibattito.
Con questa petizione al Parlamento e al Governo italiano vogliamo segnalare un punto particolarmente critico della cosiddetta "riforma Cartabia". Tale punto riguarda il rischio di vanificare il prezioso lavoro della magistratura nel perseguire i cosiddetti ecoreati, e in particolare quelli per "disastro ambientale". I processi per "disastro ambientale" si rivelano spesso molto complessi dal punto di vista tecnico-scientifico. Applicare tempi eccessivamente stringenti alla fase delle indagini significherebbe non avere a disposizione elementi di prova tali da andare oltre il "ragionevole dubbio". Così pure i tempi per l'appello e la Cassazione devono tenere conto necessariamente della quantità dei testimoni e della oggettiva complessità dei processi, che non di rado coinvolgono anche pubblici amministratori compiacenti. Non deve essere consentita a questi ultimi la possibilità di "sfilarsi" dai processi più ampi perché questo incentiverebbe di fatto la corruzione e l'illegalità in generale.
Il processo Ambiente Svenduto, che ha coinvolto a Taranto oltre quaranta imputati, costituisce un esempio di processo estremamente complesso e articolato rispetto al quale una tempistica eccessivamente contratta porterebbe non ad un processo breve ma alla morte del processo stesso.
Una tempistica ristretta per appello e Cassazione porterebbe alla spasmodica ricerca, da parte delle difese, di un ostuzionismo esasperato per allungare i tempi nella speranza di giungere alla cosiddetta "improcedibilità".
L'articolo 13 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) sancisce: "Ogni persona i cui diritti e le cui libertà riconosciuti nella presente Convenzione siano stati violati, ha diritto ad un ricorso effettivo davanti ad un'istanza nazionale". 
Precludere la possibilità di concludere il processo, con gli attuali tempi imposti dalla riforma, significherebbe pertanto negare la tutela dei diritti inviolabili dell'uomo, tutelati dall'articolo 2 della Costituzione Italiana. Nei processi per disastro ambientale sono quasi sempre in gioco i diritti tutelati dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo e quindi dalla Costituzione Italiana. Sarebbe gravissimo se la riforma della giustizia non tutelasse i diritti inviolabili dell'Uomo, compromessi dai disastri ambientali. Questo aumenterebbe i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) per mancata tutela dei diritti inviolabili dell'uomo da parte dello Stato italiano che - interrompendo i processi con la "improcedibilità" - non renderebbe giustizia alle vittime dei disastri ambientali, ai morti per inquinamento e per le omissioni letali nella sicurezza sui luoghi di lavoro.
Chiediamo pertanto al Parlamento e al Governo italiano di considerare, nella riforma in discussione, anche gli ecoreati, e in particolare il disastro ambientale, fra i reati per i quali prevedere una più realistica valutazione dei tempi necessari a far concludere i processi

Hanno già aderito: 5R ZERO SPRECHI , AmbienteVenezia , Associazione Laudato si’ - Un’alleanza per il clim , Associazione PeaceLink , Associazione per i Diritti dei cittadini , barbarafois@hotmail.com , casa del popolo di Settignano aps , CASA PER LA PACE MILANO , Comitato genitori no inquinamento valle del Sacco , Comitato salute pubblica Piombino Val di Cornia , Coordinamento Comitati no autostrade Cr-Mn e Ti-Br , Coordinamento Nazionale No Triv , Cova Contro , Dalla parte dei più deboli , Ecopolis , Lega diritti dei popoli , MANI TESE , MEDICINA DEMOCRATICA, movimento di lotta per la sa , MIR Palermo APS , ODV Mottola Attiva , Rete NoWar - Roma , WILPF ITALIA , Luciano Ardesi, Attac Italia, Angelo Baracca, fernando blasi, Michele Boato, Patrick Boylan, paolo cacciari, Michele Carducci, chiara castellani, Daniele Conversi, Marinella Correggia, LEO CORVACE, dott. Paolo Crosignani, Marco D’Auria, Noel Gazzano, Francesco Gesualdi, Carlo Gubitosa, Francesco Iannuzzelli, Francesco Lo Cascio, linda maggiori, Alessandro Marescotti, Matteo Moder, dott.ssa Annamaria Moschetti , Elio Pagani, Gaia Pedrolli, Luigi Piccioni, MAURIZIO PORTALURI, Stefano Raccanelli, Peppe Sini, Marco Trotta, Olivier Turquet, Laura Tussi, Barbara Valenzano, Guido Viaele

Aderisci:

Adesioni dal 31 luglio 2021: 2039 persone , 72 associazioni

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