29 ottobre 1997: processo penale a Giovanni Pugliese

Sotto processo un costruttore di pace

23 ottobre 1997

A Taranto si apre il 29 ottobre la prima udienza del processo penale a Giovanni Pugliese, fondatore e coordinatore generale di rete PeaceLink nonche' segretario dell'associazione di volontariato telematico PeaceLink.
Anni di impegno di volontariato scambiati per pirateria telematica a scopo di lucro. Perche' e' questa l'accusa che e' puntata su di lui, un'accusa che e' stata trasformata in decreto di condanna penale con un automatismo giuridico che ha prodotto l'immediato ricorso di Giovanni.

Ora finalmente potra' esserci quel dibattimento in aula che il decreto di condanna penale aveva scavalcato.

Questo processo intendiamo ribaltarlo e trasformarlo in un atto di accusa contro quei militari della Guardia di Finanza che hanno agito in modo anomalo e contro i loro occulti ispiratori. Si dovra' chiarire perche' si e tentato di disarticolare la telematica per la pace in Italia. Vogliamo sapere, vogliamo vederci chiaro, vogliamo che chi ha sbagliato paghi.

Ne vedremo delle belle.
Dovranno chiarire come e perche' si e' giunti a costruire un processo su prove inesistenti. Un collegio di difesa costituito dai migliori avvocati italiani sosterra' Giovanni Pugliese.

E con loro saremo tutti noi a sostenerlo.
Un costruttore di pace e' sotto processo: non avvenga mai piu'!

Intanto: che fare?

  1. Teniamoci in contatto.
    Collegatevi alla conferenza telematica PeaceLink News dove inseriremo tutti gli aggiornamenti sul processo in tempo reale.
    Per collegarsi:
    - inviare un messaggio a: listserv@peacelink.it
    - con la scritta: subscribe pcknews
  2. Aiutiamo Giovanni Pugliese.
    Le spese da sostenere per il processo, che si profila di lunga durata, sono notevoli e invitiamo a contribuire sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, via Galuppi 15, 74010 Statte (TA).
  3. Diffondiamo l'informazione sul processo.
    Carlo Gubitosa ha realizzato un ottimo ipertesto con tutta la documentazione (lo si puo' richiedere ad a.marescotti@peacelink.it ).
    Inoltre sul sito web www.metro.it/gubi/pck/crackpck.html
    C'e' un ampio racconto su come sono andati i fatti e sui retroscena di questa inquietante vicenda.
    E' il momento della solidarieta': diffondiamo questo editoriale.
    Con i modem e con i fax.

Un costruttore di pace e' sotto processo: non avvenga mai piu'!

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