A Dario Fo il Premio Nobel per la Letteratura

10 ottobre 1997

Quando avevamo bisogno di loro non c'erano.
Erano intenti a scrivere la loro poesia.
Pensavano al premio letterario da vincere.
Erano curvi su se stessi ad ascoltare la propria anima.
Sfogliavano il giornale per vedere se compariva la recensione del loro romanzo.
Non firmavano appelli per paura di esporsi troppo.
Non venivano alle marce per la pace perche' c'era sempre qualcosa di piu' importante da fare, per loro.
Non sprecavano tempo con noi perche' l'epoca degli "intellettuali impegnati" era finita.

Ma con noi veniva Dario Fo, nelle piazze, nelle manifestazioni, ovunque ci fosse bisogno.

C'era chi lo compativa, noi lo amavamo.

C'era chi pensava che non avrebbe mai fatto strada a fare lo sberleffo ai potenti, noi gli battevamo le mani.

Non avrebbe fatto strada, gia'. Con noi ne ha fatta invece molta.

La voce di Dario Fo ha forato quel muro del silenzio e dell'omerta' che privava di voce la societa' civile, quel muro di silenzio che PeaceLink ha tentato di forare con i suoi modesti bit.

L'assegnazione del Premio Nobel a Dario Fo e' percio' un premio a tutti noi, un premio simbolico a chi e' stato privato - dai media e dalle istituzioni - della voce, della visibilita', di cariche ufficiali o di semplici riconoscimenti. Il premio a Dario Fo e' un premio agli esclusi, a chi non e' sceso a compromessi, a chi ha scelto la coerenza, a chi ha preferito il potere della cultura alla cultura del potere.

Motivazione dell'Accademia di Svezia:

"Il Premio Nobel per la Letteratura viene assegnato quest'anno allo scrittore
italiano Dario Fo, perche', seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignita' agli oppressi."

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