Quando la rivoluzione ti passa sotto gli occhi e tu non te ne accorgi
Il sistema operativo Windows Vista (versione Home Basic) costa 188 euro iva inclusa.
La versione più economica di Office (Office Standard 2007) viene ben 476 euro.
Facciamo i conti: per far funzionare un computer (sistema operativo più programmi per scrivere, elaborare dati, ecc.) siamo arrivati a 664 euro da pagare alla Microsoft.
Poi ci stupiamo del perché c'è chi usa il software della Microsoft copiato. Ma qui non ci interessa ragionare se sia giustificato o meno copiare il software Microsoft. Il dato di fondo che emerge è che questo software è veramente caro.
Recentemente una nota azienda ha lanciato un piccolo computer portatile che fa completamente a meno del software della Microsoft. Infatti ha Linux, il sistema operativo libero e gratuito.
Pesa meno di un chilo, è grande quanto un libro, si collega ad Internet senza fili e ha programmi equivalenti a Office: si può scrivere, gestire database, fogli di calcolo, presentare diapositive elettroniche. In più si può telefonare con Skype, chattare, registrare suoni, fare videoconferenze con una piccola videocamera, ecc. Su questo portatile c'è tutto quello che fa Windows con i suoi programmi applicativi avendo già preinstallata la versione Open Office per Linux.
Quanto costa questo portatile?
Solo 299 euro.
Ossia costa meno della metà del sofware Microsoft.
Un'azienda ha dimostrato in modo evidentissimo il vantaggio di un taglio netto dei costi Microsoft. E quel portatile è praticamente immune da virus perché Linux è così sicuro che non ha bisogno di antivirus.
Quanti utenti di Windows hanno avuto problemi di infezioni di virus? Quanti utenti di Linux hanno avuto infezioni di virus? Basterebbe questa semplice comparazione per portare in tutti gli uffici pubblici Linux, se non altro per tutelare i dati archiviati.
E in Italia la "sinistra" che fa? Si fa passare la rivoluzione sotto il naso.
Non ha la capacità o la voglia di fare una rivoluzione gentile nelle scuole e negli uffici. Avrebbe il potere di farci pagare meno tasse, di "rubare" (legalmente) ai ricchi per dare ai poveri, di fare del software una lotta di principio per indebolire il monopolio della più grande multinazionale dell'informatica.
Ma niente... Ci sono rivoluzioni che si fanno solo a colpi di parole e poi nei fatti si evitano quando si va al governo e quando si esercita di fatto un potere determinante nelle scelte.
La semplice evidenza, unita al risparmio di denaro, non sembra essere sufficiente per cambiare le cose. Abbiamo una sinistra "di governo" che non è capace neppure di cambiare i computer nonostante cambiare tipo di informatica sia non solo possibile ma anche economico e sicuro. Perché allora non si fa? Perché ad esempio Nichi Vendola non dà priorità a Linux negli uffici della Regione Puglia? Come sarebbe stata gioiosa una rivoluzione informatica al grido di "tutto il potere al Pinguino" (che è il simbolo di Linux).
Ed ecco un'altra cosa che la sinistra ha dimenticato di fare: richiedere la libertà di scelta del sistema operativo. Dobbiamo poter scegliere il sistema operativo all'atto dell'acquisto del computer. Del tipo: "Vuole questo computer con Windows o vuole quest'altro con Linux che le costa di meno? Cosa sceglie, gentile cliente?"
Immaginaiamo solo per un momento Linux già preinstallato su milioni di computer senza l'impazzimento di doverselo installare da soli. E immaginiamo (ecologicamente) la possibilità di recuperare milioni di computer vecchi oggi resuscitabili solo con Linux, mentre Windows Vista li condanna alla discarica.
La sinistra ha perso le elezioni, l'ala radicale è scomparsa dal parlamento. E c'è da chiedersi: perché?
Concludiamo con una buona notizia: collegandoci a http://elezioni.softwarelibero.it/visualizza/partiti troviamo i candidati che nelle ultime elezioni politiche si sono dimostrati sensibili a Linux e al "software libero".
Articoli correlati
- Linux Lubuntu per resuscitare i vecchi computer
Ecologia della vita quotidiana e computer
Non volete gettare il computer su cui è istallato Windows XP? Ecco alcuni consigli per evitare l'obsolescenza tecnologica usando il software giusto.29 marzo 2019 - Alessandro Marescotti - So.Di.Linux
Linux orientato alla didattica
Un ottimo esempio anche di green economy perché consente - essendo un software "leggero" - di riutilizzare computer ancora funzionanti ma poco potenti. Computer che rischiano di andare in discarica ma che con Linux tornano a "nuova vita"5 dicembre 2016 - Alessandro Marescotti Tom Benetollo, dieci anni dopo il lampadiere illumina ancora il nostro cammino
Il 20 giugno 2004, il giorno dopo un incontro convocato da Il Manifesto durante il quale ebbe un malore, ci lasciava il Presidente Nazionale dell'Arci18 giugno 2014 - Alessio Di Florio- Stallman, chi era costui? :-)
Richard Stallman a Firenze: Software libero ed economia solidale per difendere democrazia e libertà
Per chi non è avvezzo al sistema operativo del "pinguino", il nome di Stallman non dice nulla. E per chi non segue le vicende del "software libero", o non sa che la Rete può diventare un'arma a doppio taglio, difficilmente avrà partecipato all'importante e seguitissimo incontro che si è tenuto a Firenze lo scorso 14 settembre 2013; ospite illustre, appunto, Richard Stallman.25 settembre 2013 - Roberto Del Bianco
Sociale.network