Liberi i volontari di Emergency in Afghanistan, è caduta ogni accusa

Hanno confessato

Hanno confessato di essere scorretti, sleali, bugiardi: i sostenitori di questa guerra ci hanno imbrogliato. Lo hanno dimostrato in questi lunghi giorni di ridicola propaganda contro Emergency. Loro sì che hanno confessato. E adesso basta con le bugie: la finta "missione di pace" è in mutande. E non va più rifinanziata.
18 aprile 2010

Ricordate? CIA

Avevano "confessato" i volontari di Emergency.

Dai media internazionali arrivava un messaggio agghiacciante: i volontari di Emergency erano terroristi.

Avevano complottato per uccidere.

Ma ora la grande menzogna è finita.

Nessuna delle prove raccolte ha retto.

Il popolo della pace è sceso ieri in piazza a Roma.

Il governo italiano ha vacillato di fronte alla prova della verità.

Ora possiamo dire una cosa ragionevole: questa è la guerra delle menzogne.

E "infowar": l'informazione programmata al servizio della guerra.

Chi fa questa guerra ci somministra informazioni che non possiamo controllare e usa la TV per raccontarci un'altra realtà.

La stessa definizione di "missione di pace" è una menzogna.

Ma noi, ancora una volta, non crederemo più a nulla della propaganda di guerra.

La vera missione di pace la stava facendo Emergency.

Per questo è stata colpita.

Ne abbiamo abbastanza di questa costosa farsa: a casa i soldati italiani.

I sostenitori di questa guerra hanno "confessato" la loro ipocrisia dimostrando nei fatti di essere scorretti, sleali, bugiardi.

In questi lunghi giorni di ridicola propaganda contro Emergency abbiamo toccato il senso dell'assurdo.

I militari che uccidevano i bambini erano liberi, chi li curava veniva arrestato.

Abbiamo visto per un attimo il mondo della guerra per il buco della serratura e ne siamo rimasti inorriditi.

E adesso basta con le bugie: la finta "missione di pace" è in mutande.

E non va più rifinanziata.

Scrisse Prevert: “Quelle connerie est la guerre”.

Sì, la guerra è proprio una gigantesca fesseria.

Note: Questa era la notizia diffusa sui mass media l'11 aprile 2010, uno per tutti il TGCOM di Mediaset.

"Italiani fermati hanno confessato"

Hanno confessato il proprio ruolo nel complotto per assassinare il governatore Gulab Mangal i tre italiani arrestati dalla polizia afghana nella provincia di Helmand. Lo hanno riferito alcuni funzionari afghani. "Tutti e 9 gli arrestati hanno confessato", ha dichiarato il portavoce del governatore di Helmand, Daoud Ahmadi: "Hanno riconosciuto il proprio crimine", ha aggiunto.
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo478815.shtml

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