Ma noi vogliamo ricordare un giornalista coraggioso e onesto
Gilles Jacquier, il giornalista dimenticato
Ucciso in Siria, la colpa era stata data subito alle forze di sicurezza siriane. Invece la pista che emerge è un'altra e il caso è ormai così scomodo che molti vogliono archiviarlo
5 febbraio 2012
Associazione PeaceLink
Il governo francese, dopo aver sollevato il sospetto che l'uccisione di Gilles Jacquier fosse addebitabile alle forze di sicurezza siriane, ha stranamente dimenticato e archiviato il caso. Non se ne parla più.
Provate a fare una ricerca su Internet: non c'è quasi nulla.
Eppure questo giornalista coraggioso ha vinto il Premio Ilaria Alpi.
Perché questo silenzio?
Emerge quello che sospettavamo di trovare: le piste della morte di Jacquier portano agli insorti. Vedere http://lists.peacelink. it/pace/2012/02/msg00024.html
A dire questa scomoda verità è addirittura Le Figaro che ha raccolto informazioni dagli osservatori internazionali (ecco perché sono scomodi...) che hanno indagato sul caso.
Ma i media internazionali non hanno minimamente rilanciato la notizia.
Vogliamo mettere nella nostra home page questo caso perché non venga archiviato, coinvolgendo l'ambasciata francese, Amnesty International, il premio Ilaria Alpi, ecc. affinché - così come è avvenuto per Ilaria Alpi - questo giornalista venga ricordato e sulla sua morte si indaghi, prima che la volontà di rimozione non arrivi fino all'indecenza.
Parole chiave:
jacquier, dossier siria
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