Email spiate
PeaceLink esprime forte preoccupazione per la violazione dei diritti di comunicazione e per il controllo della posta elettronica compiuta dall'amministrazione Obama.
SOLIDARIETA' E INDIGNAZIONE
PeaceLink dichiara solidarietà a chi ha cercato e cerca ancora oggi di difendere la libertà e la riservatezza dall'invadenza dell'amministrazione Obama che perseguita Snowden, Manning, Assange in violazione dei più elementari diritti umani. E' in atto un gravissimo tentativo di zittire delle persone coraggiose e nonviolente che - mettendo a repentaglio la propria vita - hanno usato e usano Internet per rivelare i crimini di guerra americani e i retroscena della politica estera USA. Sono così emersi in tutta la loro sconcertante gravità i retroscena che i mass media non rivelano. Se tutto questo fosse fatto dalla Cina o dalla Russia, cori di giornalisti si sarebbero levati e avremmo assistito ad una condanna unanime delle "gravi violazioni dei diritti umani". Ma questa ondata di indignazione oggi non c'è. La ragione è semplice: perché a violare i diritti umani è la democratica amministrazione degli Stati Uniti.
DIRITTI UMANI VIOLATI
La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali stabilisce, al comma 1 dell'art. 21 (Libertà di espressione), che "ogni persona ha (...) libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera".
Ricordiamo che la Costituzione italiana ha introdotto la nozione di libertà e segretezza della corrispondenza per la prima volta nel 1948mentre lo Statuto Albertino la escludeva. L'articolo 15 dellaCostistuzione contiene un principio supremo: "La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge".
SILENZI POLITICI E DISOBBEDIENZA CIVILE
Di fronte a fatti gravi compiuti dall'amministrazione USA, il ministro degli esteri Emma Bonino non solo non concede asilo politico a Snowden ma rimane silente rispetto alla difesa dei nostri diritti costituzionali. Eneppure Napolitano ha osato levare la propria voce. Eppure dovrebbe essere garante della Costituzione.
E' evidente una obbedienza moralmente e giuridicamente inaccettabile di fronte allo strapotere del potere di controllo che - in altre nazioni e in altri contesti - avremmo definito "totalitario".
John Lewis, uno dei collaboratori di Martin Luther King, su Edward Snowden ha dichiarato che egli sta continuando la tradizione di disubbidienza
civile teorizzata da Thoreau e messa in pratica da Gandhi e dallo stesso King.
CHIUSI SERVIZI EMAIL INDIPENDENTI
Un fatto grave sta accadendo in queste ore.
Infatti chiude Lavabit. Era il servizio mail che garantiva la riservatezza delle email di Snowden.
Il sito è ormai inutilizzabile.
«Vorrei poter, da un punto di vista legale, condividere con voi gli eventi che hanno portato alla mia decisione. Meritereste di sapere; il primo emendamento dovrebbe garantirmi la libertà di parlare in situazioni come questa», scrive Ladar Levisor, proprietario e animatore del servizio di posta Lavabit. Il messaggio non fa esplicitamente cenno alla vicenda Snowden, ma l’oscuramento del servizio è ovviamente legato alla battaglia legale che verte attorno al "Datagate" di Snowden.
Le tremende pressioni esercitate da parte del governo americano hanno prodotto la cessazione delle attività, oltre che di Lavabit (8 ogosto),
anche di Silent Circle (9 agosto), ossia il giorno prima e il giorno stesso della conferenza stampa di Obama su Snowden.
Su questo rinviamo al dettagliato articolo di Patrick Boylan.
APPELLO PER LA DIFESA DELL'ARTICOLO 15 DELLA COSTITUZIONE
Facciamo appello a tutti i sinceri democratici perché su questa vicenda si crei un moto di indignazione.
Non possiamo accettare che la Costituzione Italiana (nello specifico l'articolo 15 sulla libertà e la segretezza dell'informazione) venga
considerata una Cenerentola da violare impunemente e che i nostri diritti siano considerati un semplice intralcio per le esigenze strategiche e
militari di controllo internazionale del governo degli Stati Uniti d'America.
Chi vuole aderire a questo appello può scrivere a
volontari@peacelink.it
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