La matematica non è un'opinione
-- Ilva, i retroscena dello show --
Credete veramente che 29 aziende vogliano accollarsi un'azienda in perdita costante?
Lo show continua da oltre due anni, l'Ilva era già stata messa in vendita una prima volta, senza successo. Adesso le condizioni di mercato sono peggiorate. Potete immaginare che voglia hanno i privati di investire in un settore in crisi per comprare un'azienda in perdita. Tutti hanno debiti e nessuno ha voglia di farne altri. La crisi delle borse è nata per la crisi di solvibilità. Quindi che ci stiamo prendendo in giro a fare?
Stanno tentando di non dare dispiacere a Renzi e di rimandare ancora le scelte, cercando di incantare il pubblico e i lavoratori con un altro telefilm.
-- Due cose da imparare --
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE. Chiunque poteva fare una "manifestazione di interesse". La manifestazione di interesse non è vincolante. Non costa neppure un euro. Serve a fare bella figura di fronte al governo. E' un calmante, mentre la siderurgia mondiale in crisi fa colare a picco le aziende che non hanno i conti a posto, come l'Ilva, che non hanno prospettive di mercato, come l'Ilva.
DUE DILIGENCE. "L'espressione inglese due diligence (in italiano: dovuta diligenza) indica l'attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all'oggetto di una trattativa. Il fine di questa attività è quello di valutare la convenienza di un affare e di identificarne i rischi e i problemi connessi, sia per negoziare termini e condizioni del contratto, sia per predisporre adeguati strumenti di garanzia, di indennizzo o di risarcimento". (Wikipedia)
Dopo la manifestazione di interesse ne vedreno delle belle: due diligence, arriva la due diligence!
Ed eccoli allora a storcere il naso, immaginateli già ora a chiedere garanzie, a dire che i costi vanno tagliati, che 11 mila lavoratori sono troppi, che sei impianti sono sotto sequestro, che il processo è un'incognita, che ci sono risarcimenti a valanga...
-- Mercato siderurgico mondiale in contrazione --
Ma avete visto che persino la siderurgia cinese ha imboccato una fase di contrazione?
Su worldsteel.org potete leggere che nel 2015 la produzione mondiale invece di aumentare si è contratta del 2,8%.
E' la prima volta che succede, dopo che nel 2013 e 2014 la crescita aveva segnato il passo. Ora si scende. E sono guai per tutte le acciaierie in crisi. Sarà guerra di sconti per contendersi i mercati, il prezzo dell'acciaio è già calato del 45% nel 2015.
Di che stiamo parlando allora? Di rilancio della produzione per aumentare di tre milioni di tonnellate/anno per raggiungere il punto di pareggio entrate/uscite e per non continuare a perdere 50-60 milioni di euro al mese? Ma questo è impossibile: la concorrenza cinese è ormai imbattibile, anche sull'acciaio di qualità.
L'Ilva è in crisi irreversibile, il mago Guerra, il manager chiamato da Renzi, ha gettato la spugna. Vi ricordate come era bravo? Doveva salvare l'Ilva...
Amici, attenzione.
Avvisate tutti che lo show è finito.
Che i bilanci non sono un'opinione.
Che i mercati non sono in crisi per colpa di PeaceLink.
Che due più due fa ancora quattro.
E che sommando due numeri negativi non esce mai un numero positivo.
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