Uranio impoverito, avevamo ragione
Sull'uranio impoverito avevamo ragione.
La giustizia ha dato ragione alla famiglia del caporalmaggiore Salvatore Vacca. "A distanza di oltre 16 anni, la Corte d’Appello di Roma ha dato ora ragione alla battaglia della «madre coraggio» Giuseppina, condannando il ministero della Difesa per omicidio colposo", si legge sul Corriere della Sera.
Chi ci segue dal secolo scorso, sa che fin dal dossier sulla guerra in Kosovo avevamo sollevato, con dovizia di dettagli tecnici, la questione della pericolosità dell'uranio impoverito e del suo uso nei bombardamenti.
Ricostruimmo la storia dell'uso in guerra dell'uranio impoverito. E indagammo anche sui bombardamenti in Iraq.
Il generale Giuseppe Marani (portavoce militare della Nato) dichiara il 17 maggio 1999 che i proiettili all'uranio impoverito "non comportano alcun rischio" e che il loro livello di radioattività "non è superiore a quello di un orologio".
Ma cosa è l'uranio impoverito? Lo spiega bene Manlio Dinucci: "L'uranio impoverito, con cui sono fabbricati i proiettili anticarro usati anche in questa guerra, è un sottoprodotto del processo diarricchimento dell'uranio 238, di cui conserva circa il 65% della radioattività. Grazie alla sua eccezionale densità (pesa 1,7 volte più del piombo) e alla sua natura piroforica, è in grado di penetrare attraversola corazza dei carri, sviluppando all'interno un'altissima temperatura. Al momento dell'esplosione, l'uranio si trasforma in aerosol le cui particelle radioattive, trasportate dalle correnti convettive e dai venti, si spargono su una vasta area. Penetrando nel corpo umano attraverso inalazione, ingestione o contaminazione delle ferite, può provocare tumori e gravi danni genetici alle generazioni successive".
Su PeaceLink sedici anni fa pensammo di mettere la mappa digitale dei Balcani, con i punti dove era stato usato l’uranio impoverito. Allora non c’erano le Google Maps. Francesco Iannuzzelli costruì le mappe digitali on line dei bombardamenti che vennero prese d’assalto dai familiari dei militari. Il sito di PeaceLink collassò.
Organizzammo conferenze. Si avvicinavano timidamente i familiari dei militari e chiedevano se veramente l’uranio impoverito fosse pericoloso. Capimmo che non avevano avuto alcuna informazione dal ministero della Difesa.
Oggi il ministero della Difesa è stato ritenuto responsabile per non aver protetto adeguatamente il militare.
Oggi i familiari delle vittime dell'uranio impoverito hanno vinto la loro dolorosa guerra per ottenere verità e giustizia, e noi con loro possiamo dire che ne valeva la pena. E aggiungiamo: mai più la guerra.
http://www.repubblica.it/politica/2016/05/20/news/uranio_impoverito_ministero_condannato-140227199/
Uranio impoverito, la strage silenziosa continua
Le vittime non si contano soltanto fra i nostri militari di ritorno dalle missioni all’estero, ma anche fra i loro figli. La lista dei bambini venuti al mondo con malformazioni e quella degli aborti terapeutici o spontanei continua a salire. E il lavoro della commissione d'inchiestra della Camera è tutto in salita
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2015/12/31/news/uranio-impoverito-la-strage-silenziosa-continua-1.244981
Marco Paolini sull'uranio impoverito
https://www.youtube.com/watch?v=OrASCi3ORy8
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