Entrava in classe con la cartellina rossa e su scritto "ripudio la guerra"

Era il mio professore preferito

Prima delle sue lezioni mi caricavo leggendo "Lettere contro la guerra" di Terzani. Erano gli anni dell'offensiva americana in Iraq che lui non ha mai approvato.
7 agosto 2016
Rossella Ricchiuti

Era il mio professore preferito, quello di Storia. Moro, assassinato nel 1978

Come ce la raccontava lui, non ci riusciva nessuno.

Ci pareva di scendere i colli insieme ai partigiani, di essere fuori dalla Renault 4 in cui fu ritrovato Moro o di soffrire guardando da vicino Jan Palach che in piazza San Venceslao si cospargeva di benzina. 
Era di sinistra, ma di sinistra vera.
Quella che si fa prima nelle relazioni quotidiane e poi nelle sezioni di partito.
Quella che noi studenti eravamo tutti uguali, ma per davvero. 
Quella che l'umanità, viscerale, veniva prima del rendimento scolastico. 
Non era credente, eppure amare il prossimo più di sé era la sua filosofia di vita.
Coi capelli lunghi, le canzoni dei cantautori e la cartellina rossa con la scritta "ripudio la guerra", non aveva mezze misure perché aveva deciso da che parte stare. 
Lui era dalla nostra parte, la parte degli studenti. 
Contro la riforma Moratti, contro la scuola dei padroni e le privatizzazioni, per una cultura diffusa e la libertà delle idee.
Lottava ogni giorno, io me lo ricordo.  Studenti


Lottava accanto a noi, mai dietro la cattedra.
Ci diceva di leggere, di studiare per imparare a difenderci, per farci sentire. Prima delle sue lezioni mi caricavo leggendo "Lettere contro la guerra" di Terzani. Erano gli anni dell'offensiva americana in Iraq che lui non ha mai approvato. 
Fu il primo a spiegarmi durante una ricreazione il compromesso storico anche se le lezioni del IV ginnasio prevedevano preistoria e società ellenistica. Parte di quello che sono glielo devo. 

Non l'ho mai più rivisto, i suoi saluti mi arrivavano con mio padre. Poi un giorno ho saputo che si era ammalato. 

Ieri ha lasciato questa terra. Rossella Ricchiuti

L'ha lasciata dopo averci cambiati, dopo averci resi migliori, al di là dell'orientamento politico e convinzioni. 

Da uomo laico qual era non gli sarebbe piaciuto sentirsi augurare il paradiso. E così spero che da quell'altro lato del cielo possa trovare la libertà e i diritti per tutti che ha sempre sognato e l'uguaglianza che ha sempre professato. 


Ci rivedremo, e saremo sempre e per sempre dalla stessa parte, Prof.

Con amore,

Rossella

Articoli correlati

  • Ucraina, una guerra che l’Unione Europea poteva evitare, ma ha alimentato
    Pace
    Terza puntata dall'Odessa del fotoreporter Mauro Carlo Zanella

    Ucraina, una guerra che l’Unione Europea poteva evitare, ma ha alimentato

    La guerra in Ucraina ci porta indietro di oltre cent’anni, alla Prima Guerra Mondiale: le città sostanzialmente al sicuro, dove si prova a continuare a vivere una vita normale e i ragazzi in trincea a morire per conquistare o difendere la striscia di terra contesa.
    29 dicembre 2024 - Mauro Carlo Zanella
  • Natale a Odessa
    Pace
    Il racconto natalizio di un inviato in Ucraina

    Natale a Odessa

    La mattina di Natale mi sono svegliato nel buio più totale. Fortunatamente un amico pacifista mi aveva regalato una minuscola torcia che fa una luce incredibile; senza di essa sarebbe stato problematico vestirsi e scendere le ripide scale in fondo al corridoio.
    28 dicembre 2024 - Mauro Carlo Zanella
  • Nuova condanna al carcere militare per tre obiettori di coscienza israeliani
    Pace
    Oryan, Itamar e Yuval

    Nuova condanna al carcere militare per tre obiettori di coscienza israeliani

    Nonostante il clima di guerra nel paese, Mesarvot, la Rete israeliana di obiettori di coscienza israeliani, continua a sostenere chi rifiuta di servire nell'IDF, l'esercito israeliano. Itamar Greenberg si è detto convinto di appartenere a una generazione che porrà fine all’occupazione dei territori
    9 settembre 2024 - Mesarvot
  • Disarmare la Rheinmetall: affondare l'industria bellica!
    Disarmo
    L'alleanza antimilitarista Disarm Rheinmetall

    Disarmare la Rheinmetall: affondare l'industria bellica!

    Appello per un campo d’azione antimilitarista dal 3 all’8 settembre 2024 a Kiel nella Germania settentrionale
    5 agosto 2024 - Rossana De Simone
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)