A New York si sta negoziando un trattato di divieto delle armi nucleari
A New York nella Conferenza ONU, istituita dalla risoluzione A/RES/71/258 del 23 dicembre 2016, la cui prima sessione si è chiusa ieri, 31 marzo, si sta negoziando EFFETTIVAMENTE un Trattato di divieto delle armi nucleari: è un passo molto importante, tanto importante che per questo abbiamo visto le Potenze Nucleari del Consiglio di Sicurezza, in una conferenza stampa al Palazzo di vetro, protestare ed invitare al boicottaggio.
Il discorso conclusivo della sessione, tenuto da Elayne Whyte Gómez, presidentessa della Conferenza (rappresentante permanente del Costa Rica alle Nazioni Unite), ha annunciato che a fine maggio verrà messa in circolazione una bozza di testo di Trattato.
Nella discussione tra gli Stati partecipanti (ovviamente, come si è accennato, nell'assenza dei Paesi nucleari) si è registrata una grande ed insperata convergenza di posizioni; la principale diversità di opinioni sta su quanto il Trattato di proibizione deve anticipare i criteri di una futura Convenzione per l'eliminazione delle armi nucleari.
La società civile organizzata in ICAN collabora ed interviene attivamente con le sue proposte.
E' un metodo ONU innovativo che va rimarcato perchè concretizza la speranza di una democrazia internazionale.
ICAN che coalizza tutte le reti storiche del pacifismo, del disarmismo, della nonviolenza, preme perché non vi sia spazio legittimante per la "deterrenza" e per le "condivisioni" (attraverso il divieto ESPLICITO del possesso, cioè della minaccia dell'uso, non solo dell'uso) e perché il Trattato sia collegato ad una più complessa "architettura" di disarmo ed alla pace.
In Italia i Disarmisti esigenti, una coalizione coalizione sociale di organizzazioni, nonché di attiviste e attivisti e personalità nonviolente, stimolate dall'appello di Stéphane Hessel ed Albert Jacquard ad “esigere un disarmo nucleare totale”, premono affinché l'Italia rappresentata dal governo partecipi positivamente alla sessione finale di giugno-luglio.
Articoli correlati
- Svezia (1982)
Beatrice Fihn
E' un'attivista svedese per il disarmo nucleare. È stata direttrice esecutiva della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), organizzazione che ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 2017 per il suo impegno nel promuovere un trattato internazionale che proibisca le armi nucleari.9 novembre 2024 - Alessandro Marescotti - L'editoriale apparso l'agosto scorso su un grande numero di riviste medico-scientifiche nel mondo.
Ridurre i rischi della guerra nucleare: il ruolo degli operatori sanitari
La comunità sanitaria ha svolto un ruolo decisivo durante la Guerra Fredda e nello sviluppo del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Dobbiamo riprendere la sfida come una priorità urgente lavorando con rinnovata energia per ridurre i rischi di guerra nucleare ed eliminare le armi nucleari27 settembre 2023 - IPPNW - ICAN e un futuro senza armi nucleari, tre giorni di formazione a Hiroshima per giovani attivisti
G7 2023 a Hiroshima, si parlerà davvero di disarmo nucleare?
Il Giappone rinforza spesa militare e basi USA sul suo territorio mentre parla di pace e disarmo nucleare. Gli Hibakusha: "Perché il nostro governo non firma il TPNW? La nostra Costituzione confida in chi ama la pace"22 febbraio 2023 - Maria Pastore - Un messaggio da Beatrice Fihn, Executive Director di ICAN
Oggi è un giorno spaventoso e buio
Oltre a un'invasione illegale, Putin ha minacciato questa mattina di rispondere a qualsiasi interferenza con "conseguenze che non avete mai avuto prima nella vostra storia", il che significa davvero che sta minacciando di usare armi nucleari.24 febbraio 2022 - Roberto Del Bianco
Sociale.network