Nuovi partigiani
Nel 2010 Maurizio Bolognetti viene fermato per quattro ore dai carabinieri, poi la sua casa è perquisita e infine subisce un processo per aver diffuso informazioni "coperte dal segreto d'ufficio" relative all'inquinamento lì dove opera l'industria petrolifera (in Basilicata, a poca distanza dall'invaso del Pertusillo, sa cui parte l'acqua potabile destinata alla Puglia). Quattro anni dopo viene prosciolto perché il fatto "non costituisce reato". E oggi la sua denuncia appare un'anticipazione coraggiosa di quanto sta accadendo: la magistratura indaga sull'inquinamento ambientale e le istituzioni sono costrette a dover fermare gli impianti che inquinavano.
Domani a Corigliano d'Otranto saremo invitati a parlare dei "nuovi partigiani", della nuova Resistenza, quella di chi lotta contro i muri di gomma, l'omertà e la complicità di chi potrebbe fare e non fa.
Domani parleremo della nuova primavera di legalità, di partecipazione e di vera democrazia per cui i nostri padri e i nostri nonni hanno lottato e per cui noi, eredi di quell'impegno, dobbiamo dare tutto il nostro impegno.
Nella nuova primavera di cittadinanza attiva e di resistenza civile nonviolenta sono comprese le nostre lotte per un futuro sostenibile, in cui nessuno debba più morire per un'economia nefasta e senza scrupoli.
Tanti anni fa il fascismo fu lo strumento per imporre il volere dei poteri forti. Oggi i poteri forti governano senza il bisogno del fascismo.
Chi oggi lotta contro le guerre e contro lo strapotere e la violenza dei poteri forti è un nuovo partigiano perché - non senza elevati rischi personali - attua quella Costituzione per cui in tanti, molti anni fa, hanno sacrificato la propria vita.
Noi siamo i nuovi partigiani.
Questo è il nostro discorso per il 25 aprile a Corigliano d'Otranto
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