Per Radio Radicale

Maurizio Bolognetti, digiuno ad oltranza

Iniziativa nonviolenta per il diritto umano e civile a poter conoscere per deliberare. Prossimamente non potremo più seguire i lavori del parlamento, le dirette, i processi come quello all'ILVA. Il digiuno di Maurizio è un digiuno da condividere e appoggiare
13 aprile 2019

Maurizio Bolognetti

Quello che vedete nella foto è Maurizio Bolognetti al suo quarantacinquesimo giorno di digiuno per far sopravvivere Radio Radicale.

Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani e membro della Presidenza del Partito Radicale, è giunto al 45° giorno di sciopero della fame (iniziato alla mezzanotte del 27 febbraio) per la vita di Radio Radicale e il diritto umano e civile a poter conoscere per deliberare.

Come ho avuto modo di dichiarare, Radio Radicale ha costituito e costituisce una importantissima fonte di informazione che ha dato voce alle iniziative dal basso, e fra queste anche quelle di PeaceLink, in diverse occasioni.

Il Governo ha deciso di interrompere la convenzione stipulata con la “Radio Radicale”. Verrà così impedito in un futuro molto prossimo di poter seguire in diretta, e integralmente, i lavori del Parlamento, le commissioni di Camera e Senato, i più importanti processi, le sedute integrali del Consiglio Superiore della Magistratura, i congressi e le assemblee di partiti e movimenti, i più importanti e significativi eventi politici e culturali. Ecco: tutto ciò, tra qualche settimana verrà impedito, perché in nome del "risparmio", si nega alla storica emittente radicale di poter continuare a fare quel vero e proprio “servizio pubblico”.

Ricordo che grazie a Radio Radicale possiamo seguire da casa il processo ILVA.

Viva Radio Radicale.

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