L'acciaio non è più strategico ed è venuto il momento della riconversione

Il momento attuale di effervescenza del mercato dell'acciaio non è destinato a durare, come dicono gli analisti; a fine anno la situazione continuerà ad essere caratterizzata dall'eccesso della capacità produttiva della siderurgia mondiale. Taranto fa parte di questo eccesso di capacità produttiva mondiale ed è destinata a diventare il ramo secco della siderurgia da tagliare.
Particolarmente appropriata è l'osservazione dell'Eurispes che parla di "un passato di politica industriale che non ha più senso né prospettive". Ed è
azzeccata questa l'affermazione: "Le reminiscenze autarchiche nella produzione dell’acciaio sono compatibili solo con l’antica stagione della “politica delle cannoniere”, di infausta memoria".
Come non essere d'accordo?
Il concetto di "industria strategica" è ormai la scusa per concedere più che probabili aiuti di Stato che PeaceLink segnalerà alla Commissione Europea. "Industria strategica nazionale" appare una dizione di origine militare per non applicare la legislazione vigente nel resto dell'Italia civile a protezione della popolazione.
Il Rapporto Euripes giunge proprio nel giorno in cui i manifestanti a Roma dicono "no" all'area a caldo dell'ILVA, come si vede dalle foto che pubblichiamo qui sul sito.
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