Editoriale

Dal sito

  • Ecodidattica
    Una prospettiva educativa di cittadinanza globale

    Taranto: pensare globalmente e agire localmente

    Il modello economico e produttivo di Taranto è nato in un’epoca in cui lo “sviluppo” era sinonimo di grande industria, produzione e occupazione. Ma nel tempo questo modello si è scontrato con nuovi paradigmi: la tutela dell’ambiente, della salute e dei diritti delle comunità locali.
    28 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Cultura
    Hamdan Ballal, dopo essere stato picchiato e ammanettato, è stato poi rilasciato

    Arrestato il regista palestinese del documentario No Other Land

    Il documentario, vincitore dell’Oscar 2025 per il miglior documentario, racconta le drammatiche conseguenze dell’occupazione israeliana in Cisgiordania attraverso gli occhi degli stessi palestinesi. PeaceLink ha chiesto l’immediata liberazione del regista.
    25 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Tutti possono aderire mandando una mail al Ministro della Cultura e al Sindaco di Roma

    Stop alla strage di innocenti a Gaza. Spegniamo il Colosseo

    Rete No Bavaglio, insieme ad altre associazioni per la pace, tra cui PeaceLink, lancia un appello al Ministro della Cultura Giuli e al Sindaco di Roma Gualtieri, di spegnere per un'ora le luci del Colosseo in segno di lutto per i nuovi massacri israeliani in corso a Gaza, Cisgiordania e Libano.
    24 marzo 2025 - Rete #NOBAVAGLIO
  • Economia
    Da ILO e Oxfam la conferma

    Un’Italia sempre più ingiusta e diseguale

    L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha pubblicato il suo nuovo Rapporto mondiale sui salari. Il documento contiene un dato allarmante: i salari reali in Italia sono oggi inferiori di 8,7 punti percentuali rispetto al 2008. E i super-ricchi aumentano.
    24 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
  • MediaWatch
    La verità scomoda sull’informazione di guerra

    Le fake news che intossicano l’Europa

    Benigni, con la sua denuncia delle fake news russe, ha toccato un tema importante. Ma la domanda da farci è un’altra: perché i leader europei sono stati intossicati dalla loro stessa disinformazione? Paradossalmente l’Europa è stata ingannata dalle sue stesse frottole sulla "vittoria militare".
    24 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
Mercoledì 2 marzo alle ore 21 assemblea online dei comitati per la pace

Ucraina: no alla fase due che vede il coinvolgimento militare dell'Europa

Dopo la condanna unanime di Putin, occorre decidere "che fare". Per noi pacifisti essere "contro la guerra in Ucraina" significa adesso essere "contro l'escalation militare", con terribili rischi nucleari. Dobbiamo essere contro il coinvolgimento dell'Europa che prevede l'invio di armi.
28 febbraio 2022

Costituire comitati per la pace ovunque

Dopo una prima fase di unanimità nel condannare l'invasione russa dell'Ucraina, si profila ora una seconda fase del dibattito nella quale si confronteranno due visioni opposte ed emergeranno sostanziali differenze fra:

  • chi vuole inviare armi e volontari, avviando di fatto una guerra per procura che trasformerebbe di fatto l'Unione Europea in uno stato co-belligerante che sostiene militarmente l'Ucraina;
  • chi è contro l'escalation militare e considera estremamente pericoloso il rischio di un confronto nucleare sempre più esplicito, con l'allertamento delle basi missilistiche e un ritorno ai giorni più bui della Guerra Fredda.

Il movimento pacifista, che si ristrutturando con sorprendente rapidità, deve far sentire la propria voce a sostegno di questa seconda scelta e opponendosi in modo netto alla prima.

La prima scelta, quella di inviare armi e volontari (se non addirittura mercenari), costituisce la grave premessa per un corollario non meno grave: il riarmo di tutta l'Europa e un'ingente aumento delle spese militari. Già la Germania ha stanziato, nel giro di poche ore, cento miliardi di euro per aumentare il proprio budget militare. La coalizione rosso-verde tedesca rischia di tradire gli ideali di pace di Willy Brandt, mentre mezzo milione di tedeschi hanno manifestato a Berlino per la pace. Il movimento per la pace deve prendere nettamente le distanze da questa sinistra con l'elmentto che tanti danni ha fatto in passato (basti pensare all'Afghanistan) e deve far sentire la propria voce terza e indipendente sia da Putin sia dalle sirene del riarmo e della "guerra giusta". 

Noi non ci arruoliamo nella "guerra giusta", ma faremo sentire la nostra voce a favore del cessate il fuoco e la protezione dei civili. Noi pacifisti dobbiamo richiamare le nostre nazioni alla neutralità. Dobbiamo puntare alle trattative per un ritiro delle truppe d'occupazione. Dobbiamo puntare alla rimozione della controversia di fondo: l'adesione dell'Ucraina alla Nato. E dobbiamo chiedere che di crei nell'Europa centrale una zona smilitarizzata molto ampia che faccia da cuscinetto, arretrando il più possibile le forze armate russe e quelle della Nato, ricostituendo un clima di dialogo e di distensione che andrebbe irrimediabilmente perso se l'Europa sostenesse il conflitto armato dall'esterno. La follia di questa scelta europea deve essere fermata e la scellerata politica riarmista va contrastata creando un forte movimento per la pace e il disarmo. Perché il conflitto con la Russia non può essere risolto con le armi, pena la fine di ogni speranza per un futuro migliore. 

Noi consideriamo centrali il diritto internazionale e la Carta dell'Onu. In questo momento l'Europa non è attaccata dalla Russia e ogni scelta militare di supporto bellico a sostegno dell'Ucraina assomiglia a una dichiarazione di guerra alla Russia.

Scelte così importanti da parte dell'Europa dovrebbero essere discusse e valutate con i cittadini europei perché saranno anche i cittadini europei che pagherebbero inevitabilmente il prezzo di un'escalation in questo complitto. Fare delle scelte europee sulla testa dei cittadini significa imitare Putin e la sua visione autocratica. Fare scelte militari di portata devastante per l'Europa senza consultare i cittadini significa dimostrare che in Europa c'è una democrazia limitata e una limitazione della sovranità popolare. L'escalation attuale chiama in causa il principio di sovranità popolare che è alla base della vera democrazia. Nessun cittadino europeo è stato consultato e questo è grave perché vuol dire che la nostra voce e la nostra opinione non vale nulla.

Quanto avvenne nella prima guerra mondiale, quando le nazioni allargarono il conflitto scherandosi per la Germania o contro la Germania che aveva invaso il Belgio, ci sia di monito. La difesa della sovranità del Belgio fu il pretesto per costruire cannoni e fu l'inizio della catastrofe mondiale. Con la differenza che oggi ci sono le armi nucleari (messe in preallerta in queste ore). Una terza guerra mondiale non conoscerebbe né vinti né vincitori ma solo il disastro totale e la fine della civiltà che conosciamo. 

Per confrontarci su queste tematiche mercoledì prossimo ci sarà un'assemblea nazionale online a cui sono invitate tutte le componenti del movimento pacifista. PeaceLink manda già da ora questa base di discussione, che può essere rivista, discussa, integrata e modificata. Chiunque vuole inviare contributi e riflessioni le invii a info@peacelink.it e verranno allegate a questa pagina web.

Il link per seguire l'incontro online di mercoledì prossimo è https://www.peacelink.it/diretta

Chi si vuole prenotare per un intervento scriva a info@peacelink.it

Invitiamo tutti a segnalare i siti o i gruppi social dei Comitati per la pace su questo link: https://www.peacelink.it/links/i/2849.html

Chi non ha ancora aderito all'appello contro la guerra può farlo su https://www.peacelink.it/campagnaucraina

Siamo entrati in una fase nuova in cui, per noi pacifisti è del tutto chiaro che essere "contro la guerra in Ucraina" non significa solo essere contro l'invasione dell'Ucraina compiuta da Putin (su cui non c'è alcuna ambiguità) ma significa anche essere contro l'escalation militare e il coinvolgimento dell'Europa attraverso l'invio di armi. Un invio che avverrebbe tramite la Polonia (che è stata scelta come "hub" dei rifornimenti militari all'Ucraina). Questo è un fatto di straordinaria pericolosità. Infatti la Russia potrebbe colpire le forniture di armi al confine fra Polonia e Ucraina. Gli effetti sarebbero prevedibilmente devastanti per i delicati e fragili equilibri internazionali che ancora sono in piedi. Tutto questo è follia, dall'una e dall'altra parte. E noi siamo contro la follia. Siamo il movimento per la pace. 

Note: Il link di base per la mobilitazione pacifista contro la guerra in Ucraina è https://www.peacelink.it/ucraina
Questo editoriale esprime unicamente il mio punto di vista e vuole essere uno stimolo alla discussione e a raccogliere altri punti di vista che verranno allegati a questa pagina web (inviarli a info@peacelink.it )

Allegati

Articoli correlati

  • I numeri reali dicono che l'UE spende 3 volte la Russia
    Editoriale
    La distorsione nella comparazione delle spese militari

    I numeri reali dicono che l'UE spende 3 volte la Russia

    L'economista Cottarelli rettifica i calcoli dell’International Institute for Strategic Studies scoprendo che l’Europa più il Regno Unito spende il 58% in più della Russia. Ma anche quella di Cottarelli è una sottostima in quanto applica anche lui la parità di potere di acquisto al settore militare.
    1 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Fondazione Marcia Perugia-Assisi: esclusi dal palco del 15 marzo a Roma
    Pace
    "Per ore e ore hanno tentato in tutti i modi di farci chiudere la bandiera della PerugiAssisi"

    Fondazione Marcia Perugia-Assisi: esclusi dal palco del 15 marzo a Roma

    Sulla sua pagina Facebook la Fondazione esprime forte disappunto per il clima di ostilità subito nella piazza "pro-Europa" convocata da Michele Serra. Ma la scelta di partecipare all'evento ha ricevuto molteplici critiche.
    19 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Perché temere il dialogo tra Russia e Stati Uniti?
    Pace
    L'Europa dei sonnambuli e la rabbia della sconfitta

    Perché temere il dialogo tra Russia e Stati Uniti?

    Oggi, mentre gli Stati Uniti cercano canali di comunicazione con Mosca, c'è chi in Europa reagisce con isteria mentre occorre solo gioire perché si sta allontanando lo spettro della guerra nucleare, pericolosamente sfiorata nel 2022.
    18 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Ucraina: l'escalation nascosta dietro il piano europeo di "interdizione"
    Editoriale
    Un piano dai dettagli segreti

    Ucraina: l'escalation nascosta dietro il piano europeo di "interdizione"

    "Interdizione" non è sinonimo di "interposizione". Non siamo di fronte a un'operazione di pace, ma a un intervento che, per la Russia, equivale a una dichiarazione di guerra. L'invio di truppe occidentali in Ucraina sarà considerato un atto ostile, con conseguenze militari imprevedibili.
    16 marzo 2025 - Alessandro Marescotti

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Ecodidattica
    Una prospettiva educativa di cittadinanza globale

    Taranto: pensare globalmente e agire localmente

    Il modello economico e produttivo di Taranto è nato in un’epoca in cui lo “sviluppo” era sinonimo di grande industria, produzione e occupazione. Ma nel tempo questo modello si è scontrato con nuovi paradigmi: la tutela dell’ambiente, della salute e dei diritti delle comunità locali.
    28 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Cultura
    Hamdan Ballal, dopo essere stato picchiato e ammanettato, è stato poi rilasciato

    Arrestato il regista palestinese del documentario No Other Land

    Il documentario, vincitore dell’Oscar 2025 per il miglior documentario, racconta le drammatiche conseguenze dell’occupazione israeliana in Cisgiordania attraverso gli occhi degli stessi palestinesi. PeaceLink ha chiesto l’immediata liberazione del regista.
    25 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Tutti possono aderire mandando una mail al Ministro della Cultura e al Sindaco di Roma

    Stop alla strage di innocenti a Gaza. Spegniamo il Colosseo

    Rete No Bavaglio, insieme ad altre associazioni per la pace, tra cui PeaceLink, lancia un appello al Ministro della Cultura Giuli e al Sindaco di Roma Gualtieri, di spegnere per un'ora le luci del Colosseo in segno di lutto per i nuovi massacri israeliani in corso a Gaza, Cisgiordania e Libano.
    24 marzo 2025 - Rete #NOBAVAGLIO
  • Economia
    Da ILO e Oxfam la conferma

    Un’Italia sempre più ingiusta e diseguale

    L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha pubblicato il suo nuovo Rapporto mondiale sui salari. Il documento contiene un dato allarmante: i salari reali in Italia sono oggi inferiori di 8,7 punti percentuali rispetto al 2008. E i super-ricchi aumentano.
    24 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
  • MediaWatch
    La verità scomoda sull’informazione di guerra

    Le fake news che intossicano l’Europa

    Benigni, con la sua denuncia delle fake news russe, ha toccato un tema importante. Ma la domanda da farci è un’altra: perché i leader europei sono stati intossicati dalla loro stessa disinformazione? Paradossalmente l’Europa è stata ingannata dalle sue stesse frottole sulla "vittoria militare".
    24 marzo 2025 - Alessandro Marescotti

Chi tace acconsente, digli di smettere.

Anonimo

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...