Ricevette il Nobel per la Pace nel 1990, la sua eredità è più che mai attuale

Grati a Mikhail Gorbaciov

E' morto l'uomo che seppe fare il primo passo verso il disarmo nucleare interpretando lo spirito di dialogo e distensione che aveva animato il movimento pacifista degli anni Ottanta. Il mondo nel 1983 era arrivato sull'orlo della guerra nucleare con l'esercitazione Able Arcer
31 agosto 2022

Gorbaciov

Proprio così: grati a Mikhail Gorbaciov. Infinitamente grati come pacifisti a uno statista che fece il primo passo per il taglio dell'arsenale nucleare sovietico innescando un confronto virtuoso che portò a ridurre l'equilibrio del terrore.

Il primo passo verso il disarmo non lo propose la Nato, non lo propose il tanto decantato Occidente. Lo propose lui: Gorbaciov.

Nell'incredulità generale.

Ebbe il Premio Nobel per la Pace 1990.

Oggi lo ricordiamo come leader di pace.

E' morto l'uomo che seppe promuovere il disarmo nucleare interpretando lo spirito di dialogo e distensione che aveva animato il movimento pacifista degli anni Ottanta. Ci lascia un'eredità immensa e più che mai attuale.

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"L’obiettivo più immediato consiste nella conclusione del trattato sulla riduzione degli armamenti strategici del 50%, al quale noi colleghiamo la rinuncia alla corsa agli armamenti nello spazio. L’URSS si pronuncia per l’immediata messa al bando e per la distruzione degli armamenti chimici, per una decisa riduzione degli armamenti convenzionali e delle forze armate in Europa, per un cambiamento radicale della situazione generale del nostro continente in direzione dell’affermazione di un clima di buon vicinato e della fiducia reciproca. Vogliamo che il Mediterraneo si trasformi in zona di pace libera dalla presenza di basi militari e di flotte straniere".
Mikhail Gorbaciov - Marcia per la Pace Perugia-Assisi 1988 - messaggio ai partecipati

Gorbaciov è stato uno dei pochi statisti a parlare di nonviolenza. (2)

Adriano Roccucci, sul sito web del Vaticano, così lo ricorda: "Gorbaciov è stato un uomo sovietico, formatosi nell’universo culturale e ideologico del regime comunista, approdato a un idealismo umanista che cercò di coniugare con il patrimonio ideologico del socialismo".

Ma non è stata solo la sua visione umanista a spingerlo verso il disarmo nucleare, facendo lui il primo passo. Le scelte di Gorbaciov sull'arseale atomico nascono da vicende inquietanti poco note e che per molto tempo sono state coperte dal massimo riserbo militare. Solo ora se ne conoscono i contorni. Parliamo dell'esercitazione militare Able Archer 83. E' un "segreto" che in pochi hanno conosciuto e fra questi quasi sicuramente Gorbaciov. Con quell'esercitazione della Nato il mondo era arrivato sull'orlo della guerra nucleare (1). Era la simulazione di una guerra nucleare che venne percepita dall'URSS come la preparazione di un vero e proprio attacco. Able Archer 83 iniziò il 2 novembre 1983. Nonostante le due superpotenze non lo volessero, la percezione della minaccia dell'attacco creò un allarme mai verificatosi prima. La consapevolezza che le armi nucleari fossero capaci di scatenare una dinamica indipendente dalla volontà politica fu una grande lezione. Da allora nacque un profondo ripensamento. E Gorbaciov fu l'artefice di questo ripensamento quando, due anni dopo Able Archer 83, arrivò al potere e propose un cambio radicale delle dottrine militari (3). Gorbaciov ha riportato l'ONU a svolgere un ruolo centrale. L'URSS, definita "l'impero del Male", venne percepita diversamente sotto la spinta positiva di Gorbaciov. Ma invece di supportarlo, la Nato sfruttò lo scioglimento del Patto di Varsavia per un'espansione ad Est di cui non vi era necessità alcuna.

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"Sotto al tavolo, gli americani si stavano già sfregando le mani soddisfatti. Pensavano di essere i vincitori della Guerra fredda invece di riconoscere il nostro ruolo nel portarla a termine. Pensavano di essere a capo del mondo; non erano sinceramente interessati ad aiutare la Russia a diventare una democrazia stabile e forte. Pensavano a spartirsela. E hanno demolito la fiducia che avevamo costruito“. Questo ha detto Mikhail Gorbaciov. Ma quanto detto da Gorbaciov non era una sua interpretazione. Era stato Bush senior a dichiarare: "Il comunismo è morto. L’America ha vinto la Guerra fredda. Il mondo, un tempo diviso in due blocchi, ora riconosce una sola potenza egemonica: gli Stati Uniti d’America". In buona sostanza Bush, dopo aver trattato con Gorbaciov, lo dichiarava sconfitto e annunciava che a governare il mondo erano ora loro: gli Stati Uniti. Un’idea che avrebbe scatenato, con il figlio di Bush, l’invasione dell’Iraq nel 2003.

Quello che ne è scaturito è materia di attualità. 

Note: (1) La relativamente sconosciuta crisi Able Archer 83 è considerata dagli storici come uno dei momenti di maggior tensione e di vicinanza a una possibile guerra nucleare, dopo la crisi di Cuba. Vedere https://it.wikipedia.org/wiki/Able_Archer_83

(2) Dichiarazione di Nuova Delhi del 27 novembre 1986 (non diffusa sui giornali di allora, neanche l'Unità ne dette notizia) https://www.chiesadituttichiesadeipoveri.it/la-dichiarazione-di-nuova-delhi-del-27-novembre-1986/

(3) La crisi di Able Archer 83 spinse anche Reagan a un ripensamento. I leader Reagan e Gorbaciov compresero che era necessario invertire l'orribile rotta verso la catastrofe nucleare. Un filmato su Able Archer che rende chiaro questo punto è svolta è visionabile su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=2D0oaCl6CU4&t=1s&ab_channel=smilan1899
Il turbamento di Reagan di fronte al rischio corso nel 1983 lo si può leggere anche qui https://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_05/cosi-reagan-pacifista-spiano-strada-gorbaciov-778a0364-94b2-11e4-b882-edd16a1de18c.shtml

Allegati

  • Gorbaciov, l’Occidente non colse la straordinaria novità del suo pensiero

    Mario Agostinelli
    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/31/gorbaciov-loccidente-non-colse-la-straordinaria-novita-del-suo-pensiero/6787000/
    16 Kb - Formato docx
    Alcuni ricordi e riflessioni su Gorbaciov pubblicate sul Fatto Quotidiano
  • La Dichiarazione di Nuova Delhi del 27 novembre 1986


    Fonte: Dalla rivista “Bozze 87”, gennaio/febbraio 1987, anno decimo, numero 1, pp. 17-21. Questa dichiarazione non fu pubblicata in Occidente.
    104 Kb - Formato pdf
    Era composta di dieci punti e al terzo punto si leggeva: "La nonviolenza dev’essere alla base della vita della comunità umana". Nella parte finale si leggeva: "Finché le armi nucleari non saranno liquidate, l’Unione Sovietica e l’India propongono di stipulare immediatamente una convenzione internazionale che vieti l’uso delle armi nucleari o la minaccia di esso. Ciò rappresenterebbe un grosso passo concreto sulla via del disarmo nucleare totale. La costruzione di un mondo libero dalle armi nucleari e nonviolento esige una trasformazione rivoluzionaria della mentalità degli uomini, l’educazione dei popoli nello spirito della pace, il rispetto reciproco e la tolleranza".

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