Il capo del Pentagono Mark Milley: "Mai visti combattimenti come quelli in Ucraina"

Pacifisti di tutto il mondo, unitevi!

Il mondo ha visto abbastanza sofferenza, abbastanza distruzione. È il momento di costruire una prospettiva in cui la pace sia la norma, non l'eccezione. Siamo tutti responsabili di costruire un futuro migliore per le generazioni future, e la pace è il primo passo fondamentale verso questo obiettivo.
12 settembre 2023

La guerra in Ucraina è un conflitto che ha squassato le fondamenta della nostra umanità.

Pacifisti di tutto il mondo, unitevi!

Il capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, Mark Milley ha dichiarato: "Mai visto combattimenti come quelli in Ucraina, ho preso parte a molti scontri a fuoco. Sono saltato in aria diverse volte, su veicoli, mine, ordigni esplosivi improvvisati. Ma non ho mai visto questa intensità".

Le parole del generale Mark Milley, un uomo con 43 anni di servizio militare e numerose esperienze in situazioni di combattimento, ci gettano in un mondo di sofferenza e distruzione che è difficile da immaginare. La sua ammissione di essere stato sorpreso dalla durezza degli scontri tra ucraini e russi getta una luce ancora più drammatica sulla tragedia in corso.

Da quando è iniziato questo conflitto, nel Pentagono ha operato un centro comando top-secret per monitorare costantemente la situazione e quindi il generale Milley ha piena cognizione di quanto ha dichiarato. Per 24 ore su 24 questo centro raccoglie video e informazioni dai campi di battaglia, analizzandoo un quadro oscuro e angosciante di una nazione sconvolta dalla violenza. La testimonianza del generale Milley, un uomo che ha affrontato molte sfide durante la sua carriera, ma che si è dichiarato scioccato dall'intensità dei combattimenti in Ucraina, ci spinge a riflettere profondamente sulla brutalità di questa guerra.

L'Ucraina è diventata il palcoscenico di un conflitto che ha causato innumerevoli sofferenze umane. Civili innocenti sono stati colpiti, sono stati costretti a fuggire dalle loro case.

Le famiglie sono state divise, le comunità sono state distrutte, e il tessuto sociale è stato lacerato.

A questo scenario inaccettabile si è aggiunto quello della controffensiva ucraina che ha assunto i connotati di uno scontro all'ultimo sangue.

Questa guerra non conosce né vincitori né vinti; tutti perdiamo quando la guerra trionfa sulla diplomazia e sui negoziati di pace.

Le parole del Generale Milley dovrebbero servire come un richiamo al fatto che la guerra è un'agonia inimmaginabile, e che nessuna nazione dovrebbe mai sperimentare.

Ogni vita è preziosa, e ogni essere umano merita la pace e la sicurezza. La comunità internazionale deve unirsi per trovare una soluzione diplomatica a questo conflitto e porre fine a questa inutile strage. Il dialogo e la negoziazione devono essere al centro di ogni sforzo per porre fine a questa guerra.

Il mondo ha visto abbastanza sofferenza, abbastanza distruzione. È giunto il momento di porre fine a questa guerra e di lavorare insieme per creare un mondo in cui la pace sia la norma, non l'eccezione. Dobbiamo imparare dagli errori del passato e impegnarci a costruire un futuro migliore per tutti. La pace è possibile, ma dobbiamo cercarla con determinazione e saggezza.

Siamo tutti responsabili di costruire un futuro migliore per le generazioni future, e la pace è il primo passo fondamentale verso questo obiettivo.

L'unione di tutti i movimenti pacifisti è fondamentale per chiedere lo stop dei combattimenti.

Articoli correlati

  • “L’Italia va alla guerra”
    Disarmo
    Riarmo e militarizzazione, conferenza a Bari

    “L’Italia va alla guerra”

    Il relatore è Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, che ha il compito di illustrare l’impatto del riarmo e della crescente militarizzazione a livello nazionale ed europeo. Allegato a questa pagina web c'è il dossier che viene presentato nella conferenza.
    11 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano

    Putin ha giocato d'astuzia, dimostrando una perfidia suprema nel saper approfittare degli errori dei suoi avversari. Il “piano di vittoria” di Zelensky poggiava sul nulla. Ma le nazioni occidentali hanno fatto finta di ragionare seriamente su un piano militare di cartapesta.
    2 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Amnesty alla Russia: "Stop all'indottrinamento nei territori occupati"
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    Amnesty alla Russia: "Stop all'indottrinamento nei territori occupati"

    Nei territori occupati, i libri di testo ucraini sono stati eliminati dalle scuole e sostituiti con testi di propaganda russa. La lingua ucraina è stata bandita dall’insegnamento, e ai bambini viene ripetuto che “se non vuoi che l’Ucraina ti uccida, dicci tutto ciò che vedi e sai su di essa”.
    1 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • L'Unione Europea sbaglia tutto: sostenere il piano di Zelensky porta solo a più vittime
    Pace
    La scomoda verità è che l'Ucraina sta continuando a combattere una guerra persa

    L'Unione Europea sbaglia tutto: sostenere il piano di Zelensky porta solo a più vittime

    I numeri parlano chiaro: la Russia in Ucraina ha una superiorità militare schiacciante, con un rapporto di 4 a 1 in soldati. La UE sta sottovalutando in Ucraina la forza della Russia. Ma la sta sopravvalutando in un ipotetico scontro con l'Europa. Perché? Per produrre più armi.
    30 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)