No al War Game Nucleare in Italia
Aviano è un comune di quasi novemila abitanti della provincia di Pordenone in Friuli Venezia Giulia.
La notte avvolge le case di Aviano e i bambini vanno a dormire. Intanto le nuove bombe nucleari B61-12 nel vicino bunker segreto vengono ispezionate. Sono l'oggetto misterioso al centro di un'esercitazione Nato, un war game con diversi scenari sempre peggiori. Anche la fine del mondo.
E così dai dai il bacio della buonanotte a tuo figlio mentre sopra di lui si prepara un'esercitazione di guerra nucleare.
E' la trama di un film?
No, è il War Game Nucleare pianificato per questi giorni in Italia. E' inquietante e scioccante se lo annunci alla gente. E per questo meno se ne parla e meglio è.
Ma vediamo come stanno le cose e che si può fare. Partiamo dalla cattiva notizia.
La cattiva notizia: l'esercitazione nucleare in Italia
Dal 16 al 26 ottobre, Aviano ospiterà l'esercitazione nucleare annuale nota come "Steadfast Noon", condotta dalla NATO per testare le strategie dell'alleanza atlantica. Questa esercitazione coinvolgerà 13 Paesi e fino a 60 aerei che sorvoleranno il Mediterraneo, comprese le zone tra Italia e Croazia. Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, ha affermato che ciò contribuirà a rafforzare la credibilità e l'efficacia del deterrente nucleare dell'alleanza. Durante l'esercitazione parteciperanno diversi aerei da combattimento, tra cui gli F-16 e i bombardieri B-52 americani. Hanno la capacità di trasportare bombe nucleari.
La buona notizia: la denuncia delle associazioni pacifiste
Ma c'è anche una buona notizia, che possiamo considerare il frutto di un gruppo di associazioni e di persone testarde e di buona volontà. Quelle a cui il Papa si rivolge ogni domenica e che lo rincuorano perché lottano per la pace.
Il 2 ottobre la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha infatti ricevuto una denuncia da 22 esponenti di associazioni pacifiste e antimilitariste. Queste organizzazioni e individui, tra cui docenti universitari, avvocati, medici, saggisti, e singoli cittadini, hanno espresso la loro forte opposizione alle armi atomiche in Italia e anche alle esercitazioni nucleari. Alcuni dei firmatari sono personalità di spicco, come Moni Ovadia e padre Alex Zanotelli, mentre l'avvocato Ugo Giannangeli funge da portavoce per il gruppo.
Queste associazioni ritengono che l'uso e la presenza di armi nucleari in Italia costituiscano una minaccia inaccettabile per la pace e la sicurezza della nazione. Si oppongono all'idea che l'Italia debba accettare passivamente la presenza di armamenti nucleari nel suo territorio.
PeaceLink supporta l'azione dei pacifisti
In un mondo già fragile, dove il disarmo nucleare e la pace internazionale sono temi critici, l'esercitazione "Steadfast Noon" solleva importanti domande sulla politica italiana e sulla partecipazione dell'Italia alle strategie nucleari della NATO. Le voci delle associazioni pacifiste sono un richiamo all'importanza di non accettare supinamente la presenza di bombe nucleari in Italia e di promuovere la loro messa al bando. PeaceLink supporta e supporterà ogni iniziativa per denunciare pacificamente la presenza di armi nucleari in Italia.
Le nuove bombe nucleari B61-12
Le nuove bombe atomiche B61-12 destinate ad Aviano in gran segreto rappresentano una grave escalation nella militarizzazione della regione. Sono armi di distruzione di massa che non possono non generare preoccupazione tra i residenti locali, che meritano di vivere in pace e sicurezza, senza doversi preoccupare della Bomba.
Andare a dormire mentre si prepara un'esercitazione di guerra nucleare è un pensiero che nessuno dovrebbe mai affrontare. Soprattutto, è importante che i cittadini non accettino passivamente la presenza di bombe nucleari nella loro area e che si uniscano per cercare soluzioni che portino a un futuro più pacifico e privo di minacce nucleari.
Il 26 ottobre 2022 la testata Politico ha dato la notizia che gli Stati Uniti avrebbero accelerato il processo di stanziamento delle bombe nucleari B61-12, in sostituzione delle attuali B61, sul suolo Europeo. Attualmente i paesi europei parte del sistema di condivisione nucleare dell’Alleanza Atlantica – Germania, Belgio, Italia, Paesi Bassi e Turchia – ospitano sul loro territorio le testate B61, ma da anni gli esperti del settore sottolineano come questi ordigni siano obsoleti ed inutilizzabili in caso di conflitto nucleare. La loro sostituzione era stata decisa nel 2015 e prevista per la primavera del 2023, ma le ultime notizie evidenziano come il processo di sostituzione sia stato accelerato.
Fonte https://iari.site/2023/01/17/b61-12-le-nuove-bombe-statunitensi-in-europa/
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