Ci si commuoveva per i civili ucraini, ora no

I palazzi del potere adesso non hanno lacrime

A Gaza uccisi in tre settimane tanti civili quanto in Ucraina in diciotto mesi. Ma mentre per l'Ucraina c'era l'indignazione dei governi occidentali, adesso no. E si adottano due pesi e due misure a danno dell'unico principio che il diritto internazionale riconosce: la tutela della vita dei civili.
1 novembre 2023

In tre settimane di guerra a Gaza si è praticamente arrivati a 9 mila vittime civili, una quantità equivalente a quella di tutta la guerra in Ucraina in un anno e mezzo. È sconvolgente.

Ci si commuoveva per i civili ucraini, ora no. I palazzi del potere non hanno lacrime.

Double standard. Tradotto in italiano: due pesi due misure. Il che significa che si applicano criteri di valutazione morale diversa per situazioni simili. Ma i civili sono sempre civili e la loro tutela deve essere la stessa, in ogni teatro di guerra, lo prevede in diritto internazionale. Ce lo ricorda Amnesty International.

Ultima osservazione: non esiste una soluzione militare a Gaza, lo dicono gli esperti. I propagandisti della guerra dicono l'opposto e accettano le stragi di civili, continuando a sostenere imperterriti un'operazione fallimentare, controproducente e disumana.

Non vincerà Israele, non vincerà Hamas. Perderanno tutti.

Fini giusti si perseguono con mezzi giusti, non con mezzi disumani che producono risultati disumani.

Pace subito Palestinesi a Gaza

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