Cinquecentomila in piazza a Roma contro la violenza sulle donne
Nella fredda sera romana, ieri una marea umana è scesa per le strade rispondendo all'appello delle donne.
E' avvenuto con una potenza straordinaria.
"Una Roma bellissima, come non l'abbiamo mai vista", ha esclamato un'attivista di "Non una di meno".
Cinquecentomila persone hanno trasformato un corteo in una forza senza precedenti.
Quella di ieri è stata la dimostrazione che la volontà delle donne è in grado di cambiare le cose. Tutto è avvenuto con una spinta e un entusiasmo che spesso sono mancati alle recenti manifestazioni della società civile. Nella serata di ieri si avvertiva una iniezione di novità. E questa novità è stata appunto la voce delle donne.
Fiorenza Sarzanini, in un articolo di grande efficacia per il Corriere, ha descritto l'"urlo di Roma". La promessa delle associazioni di "fare rumore" si sono manifestate fungendo da colonna sonora per ore, mentre le urla di ragazze, ragazzi, giovani, vecchi, si sono uniti per Giulia e per tutte le vittime. I volti noti si confondono con quelli della gente comune; qui non c'è gerarchia, nessuno guida, nessuno ordina, racconta la giornalista, che annota: "Qui si ricorda chi è stata uccisa, violata, stuprata, aggredita. Qui si difende chi subisce in silenzio perché non riesce a sottrarsi al proprio aguzzino. E si fa con gli striscioni, i cartelli scritti con i pennarelli, i foglietti che alcune adolescenti distribuiscono a chi passa, le guance segnate da una riga rossa".
Non è stata solo una manifestazione, ma un'occasione in cui la città si è unita ricordando e difendendo coloro che hanno subito violenza e sofferenza in silenzio. Roma ha risposto all'appello delle donne, trasformando la notte in un'onda di forza, unità e speranza.
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