Sulle dichiarazioni di Rob Bauer, presidente del Comitato militare dell'Alleanza Atlantica

Non vogliamo una guerra totale contro la Russia nei prossimi venti anni

Di fronte a questo futuro il movimento pacifista deve diventare permanente, organizzato e forte. Un contropotere alla guerra, all'odio e all'inimicizia fra i popoli. Un presidio della Costituzione Italiana che ripudia la guerra.
22 gennaio 2024

Tre fatti recenti ci danno l'idea del futuro che ci aspetta.

Il primo. Il presidente dell'Ucraina ha dichiarato: "Non possiamo permetterci di essere stanchi della guerra". 

Il secondo. Una tennista ucraina ha dato la mano a una tennista russa e subito dopo è stata sommersa da una valanga di critiche dei suoi connazionali.

Il terzo. La Nato dice che dobbiamo prepararci a una guerra totale contro la Russia entro 20 anni. E prepara per la fine del mese la più grande esercitazione militare dal crollo del muro di Berlino.

Sul Messaggero leggiamo:

Nato, annuncio choc del Presidente del Comitato militare: «Guerra totale con la Russia nei prossimi 20 anni». Rob Bauer

E in un'altra occasione lo stesso alto ufficiale che dirige le Nato ha sottolineato che l'esito di questa guerra in Ucraina determinerà "il futuro del mondo". Una sorta di prova estrema di forza che vincola la Nato a giocare il tutto per tutto.

Di fronte a questo futuro il movimento pacifista deve diventare permanente, organizzato e forte.

Il movimento pacifista deve diventare un contropotere alla guerra, con una forte organizzazione e una grande respiro culturale e ideale.

Dobbiamo essere un contropotere alla guerra di Putin in primo luogo, perché non abbia più a ripetersi quanto è accaduto (e sarà importante la pressione dei paesi non allineati). 

Ma dobbiamo essere anche un contropotere alle pulsioni belliche della Nato che, dopo aver teorizzato una "guerra infinita" contro Osama Bin Laden, sta ora teorizzando una nuova "guerra infinita" contro Putin. Se questa è la visione del futuro dell'Occidente noi ci tiriamo fuori. Perché è una visione che non comprende più la parola "dialogo".

Tutti i nostri sforzi devono e dovranno essere orientati ad avere un futuro di pace e di dialogo.

La nostra idea di futuro dovrà essere volta a ricomporre per via diplomatica le controversie internazionali, ripudiando la guerra come prevede la nostra Costituzione.

Come? Rendendo protagonisti i popoli delle scelte attraverso l'autodeterminazione nonviolenta delle scelte territoriali.

I confini non devono separare popoli nemici ma popoli che dialoghino e si stringano la mano.

Articoli correlati

  • Il Parlamento approva il caccia di sesta generazione, occorre una mobilitazione sociale
    Disarmo
    Via libera al GCAP, investimento da 7 miliardi e 526 milioni di euro per progettazione e sviluppo

    Il Parlamento approva il caccia di sesta generazione, occorre una mobilitazione sociale

    Il GCAP è un programma militare che per l’Italia prevede la progettazione, assieme a Gran Bretagna e Giappone, di un caccia di sesta generazione collegato a droni e a un sistema satellitare. A favore del GCAP non solo i partiti della maggioranza ma anche il PD, assieme a Italia Viva e ad Azione.
    16 novembre 2024
  • “L’Italia va alla guerra”
    Disarmo
    Riarmo e militarizzazione, conferenza a Bari

    “L’Italia va alla guerra”

    Il relatore è Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, che ha il compito di illustrare l’impatto del riarmo e della crescente militarizzazione a livello nazionale ed europeo. Allegato a questa pagina web c'è il dossier che viene presentato nella conferenza.
    11 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Comitato pace, no a nuovo quartier generale NATO a Taranto
    Disarmo
    "Denaro più utile a tutela ambiente"

    Comitato pace, no a nuovo quartier generale NATO a Taranto

    "I 18,1 milioni di euro destinati a questo nuovo quartier generale della Nato avrebbero potuto sostenere progetti per migliorare la qualità della vita dei cittadini, investendo in infrastrutture civili, progetti di tutela ambientale e opportunità di lavoro".
    10 novembre 2024 - Adnkronos
  • I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano

    Putin ha giocato d'astuzia, dimostrando una perfidia suprema nel saper approfittare degli errori dei suoi avversari. Il “piano di vittoria” di Zelensky poggiava sul nulla. Ma le nazioni occidentali hanno fatto finta di ragionare seriamente su un piano militare di cartapesta.
    2 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)