Appello ai parlamentari
Il governo italiano esce dall'area della Nato
Parte oggi in Australia l'esercitazione militare Pitch Black 2024 con la portaerei Cavour e gli F35 italiani. La nuova Defence Strategic Review (DSR) dell'Australia prepara le forze armate a uno scontro militare con la Cina. E l'Italia rischia di essere invischiata in una nuova guerra.
12 luglio 2024
Ha preso il via oggi in Australia l’esercitazione internazionale Pitch Black 2024 organizzata dalla Royal Australian Air Force (RAAF) a cui partecipa per la prima volta l’Italia con gli F35. Nell’ambito della Campagna aerea in Indopacifico è previsto un addestramento congiunto con la Marina Militare Italiana che ha portato la portaerei Cavour in Australia, a Port Darwin.
![Simbolo della Nato](https://cdn.peacelink.org/images/27537.png?format=jpg&w=200)
La partecipazione italiana all'esercitazione militare Pitch Black 2024 in Australia è motivo di preoccupazione, in quanto in tal modo lo strumento militare nazionale fuoriesce completamente dall'area geografica per cui è stata istituita la NATO (ossia Nord Atlantico ed Europa). L'Italia fa parte della Nato e l'Australia invece no. Un'esercitazione militare che si estende fino in Australia, lontano dai confini italiani, è qualcosa di assolutamente anomalo. Costituisce un pericoloso precedente. Di fatto il governo italiano è uscito fuori dall'area della Nato per andare a fare non si sa bene che cosa.
Chi ha scritto la Costituzione italiana non riteneva che il concetto di "difesa" potesse essere esteso fino all'Australia. Questa proiezione di forze italiane così lontana dai confini nazionali solleva legittimi dubbi sulla conformità di tale scelta con i principi costituzionali.
A rendere ancora più inquietante questa esercitazione è il contesto geopolitico in cui si inserisce. Leggiamo infatti sul sito difesaonline.it che l'Australia con la nuova Defence Strategic Review (DSR) si sta preparando a uno scontro militare con la Cina: "La sua tesi centrale è di riorientare le ADF (Australian Defence Forces, che includono l’AA - Australian Army, la RAN - Royal Australian Navy e la RAAF - Royal Australian Air Force) sulla preparazione del conflitto con la Cina, considerato come assai probabile".
Infine i costi di queste scelte militari in Australia non sono da sottovalutare. Mentre l'Italia è chiamata a tagli annui di almeno dieci miliardi annui per infrazione europea sul deficit di bilancio eccessivo, ci permettiamo dispendiose nuove spese militari in Australia a quindicimila chilometri di distanza e fuori da ogni ragionevole criterio di utilità per la difesa nazionale.
Come pacifisti non possiamo che lanciare un allarme e rivolgerci ai parlamentari italiani perché svolgano un controllo efficace su queste scelte che rischiano di passare in sordina pur essendo foriere di pericolosi sviluppi.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
Articoli correlati
- Global Women for Peace - United against NATO
Donne Unite contro la NATO: un coordinamento globale per la pace
Nata nel 2023 a Vilnius e Bruxelles, la rete ha rapidamente guadagnato slancio. In occasione del 75° anniversario della NATO, celebrato a Washington DC lo scorso luglio, le attiviste hanno organizzato una serie di iniziative contro la guerra e l'escalation militare.13 luglio 2024 - Redazione PeaceLink - Analisi globale dei fallimenti della NATO nella guerra in Ucraina
Perché Putin sta vincendo?
Di fronte al fallimento delle sanzioni, la NATO ha cambiato approccio, dando maggiore enfasi alla dimensione militare del conflitto. Questa nuova linea strategica ha però presentato varie criticità. Punto per punto vedremo cosa è andato storto fino a ora.20 giugno 2024 - Alessandro Marescotti - Ieri il parlamento di Stoccolma ha approvato il controverso patto DCA
Con l'appoggio dell'estrema destra passa il nuovo patto militare fra Stati Uniti e Svezia
La Società svedese per la pace e l'arbitrato ha criticato duramente l'accordo, sottolineando che, a differenza di patti simili firmati con Norvegia e Danimarca, il DCA svedese non contiene riserve contro l'introduzione o lo stazionamento di armi nucleari.19 giugno 2024 - Redazione PeaceLink - L'opposizione e la società civile esprimono timori, oggi si vota
La Svezia entra la Nato e già si parla delle armi nucleari
Il ministro della Difesa svedese nega la possibilità di ospitare armi nucleari, mentre il primo ministro lascia aperta la possibilità in caso di guerra. Parte della società civile, compresi 92 intellettuali e accademici, richiedono un referendum sull'accordo. Le preoccupazioni dei pacifisti.18 giugno 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network