Il mondo della cultura e della pace dice no agli euromissili
Nel corso degli ultimi giorni si è intensificata la mobilitazione contro l'installazione dei nuovi euromissili. Il mondo della cultura e della pace ha risposto con forza, dando vita a una raccolta di firme che continua a crescere ogni giorno.
Per facilitare la raccolta e la pubblicazione delle firme sul web, abbiamo creato un modulo online accessibile tramite questo link. Se non lo hai fatto, registra la tua firma e diventerà pubblica. Ogni firma è un tassello importante per costruire un futuro senza euromissili.
Inoltre, per fornire un punto di riferimento per la campagna contro gli euromissili, abbiamo sviluppato una pagina web dedicata, disponibile all'indirizzo: www.peacelink.it/euromissili. Questa pagina include una guida pratica su come diffondere la campagna, uno spot video e, naturalmente, il link per accedere al modulo di raccolta firme online.
La tua partecipazione è fondamentale per la crescita di questa iniziativa. Ci farebbe piacere conoscere le attività che stai organizzando o diffondendo in merito alla campagna. Scrivi ad Alessandro Marescotti (a.marescotti@peacelink.org) e racconta quello che stai facendo, manda anche delle foto. Ne verrà fuori una narrazione viva e concreta di come la mobilitazione si sviluppa, partedo anche dalle piccole cose.
Puoi segnalare le iniziative in preparazione cliccando su www.peacelink.it/segnala
Grazie al contributo di tutti.
Come un'onda sta crescendo l'impegno collettivo e solidale per dire no agli euromissili. Per non tornare indietro agli anni più bui della Guerra Fredda. Questo appello è stato pubblicato sul Manifesto, sul Fatto Quotidiano, su Adista e su altre importanti testate.
Qui c'è solo una parte delle persone che sono espressione del mondo della pace e della cultura e che sono in questo momento impegnate in prima persona nel promuovere questa campagna per dire no agli euromissili.
L'elenco sarà aggiornato e costituirà la base di partenza per un movimento che si darà un primo appuntamento il 6 agosto, anniversario di Hiroshima.
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APPELLO NO EUROMISSILI
Appello lanciato da Domenico Gallo (giurista), Fiorella Mannoia (artista), Alessandro Marescotti (mediattivista), mons. Giovanni Ricchiuti (arcivescovo), Carlo Rovelli (fisico), Alex Zanotelli (missionario)
Firmato anche da
Maurizio Acerbo (segretario Rifondazione Comunista), Roberto Aguzzi (Sindaco di Landriano, provincia di Pavia), Alessandra Algostino (docente di Diritto costituzionale, Università Torino), Gianni Alioti (esperto di disarmo e spese militari, già sindacalista CISL), Umberto Allegretti (costituzionalista), Daniella Ambrosino (Roma, già funzionaria della Corte costituzionale, Associazione Prima le persone), Preneste Anzolin (già dirigente scolastico, Comitato per la pace di Taranto), Angela Barbanente (urbanista), Elena Basile (Ambasciatrice a riposo), Norma Bertullacelli (Ora di silenzio per la pace, Genova), Piero Bevilacqua (saggista, già professore di Storia contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma), Michele Boato (direttore dell'Ecoistituto del Veneto "Alex Langer" e della rivista Gaia), Patrick Boylan (già professore di Inglese per la Comunicazione Interculturale all'Università “Roma Tre”, redattore di PeaceLink, Pressenza e L’Indipendente), Massimo Castellana (ecoattivista dell’associazione Genitori Tarantini), Domenico Cito (chirurgo vascolare, già dirigente sanitario, Taranto), Sergio Colombo (Comitato intercomunale per la Pace della provincia di Milano), Teresa Crespellani (ingegnera, docente di Geotecnica, esperta di tecniche statistiche e probabilistiche), Adriana De Mitri (nodo PeaceLink di Lecce), Roberta De Monticelli (filosofa), Tonio Dell’Olio (sacerdote, giornalista e attivista per la nonviolenza), Giuliana Dettori (già ricercatrice ITD-CNR), Ida Dominijanni (giornalista, saggista e filosofa), Amilcare Dondé (attivista Tavola della Pace di Cremona), Luigi Ferrajoli (giurista ed ex magistrato italiano, filosofo del diritto), Enzo Ferrara (presidente Centro Studi Sereno Regis, Torino), Ermete Ferraro (presidente Movimento Internazionale Riconciliazione), Valerio Gennaro (medico ed epidemiologo), Letizia Gozzini (docente di Lettere, figlia di Giuseppe Gozzini, il primo obiettore di coscienza cattolico in Italia nel 1962), Elisabetta Grande (americanista, docente di Sistemi giuridici comparati presso l’Università del Piemonte orientale), Claudio Grassi (fondatore dell'Associazione “Il coraggio della pace”), Fulvia Gravame (PeaceLink, nodo di Taranto), Lorenzo Guadagnucci (giornalista), Paolo Guglielminetti (Portavoce Rete Radié Resch), Franco Ippolito (giurista, presidente Fondazione Lisli e Lelio Basso), Azmi Jarawi (Cgil Puglia, Dipartimento immigrazione e integrazione), Luca Kocci (docente, scrittore e redattore dell’agenzia stampa Adista), Sergio Labate (professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Macerata), Raniero La Valle (pacifista storico, già deputato e senatore), Ferdinando Laghi (medico), Vittoria Longoni (coordinatrice del gruppo Libr@rsi della Casa delle Donne di Milano), Rosella Luchetti (Comitato Empoli per la Pace), Silvia Manderino (Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, vicepresidente), Paola Manduca (genetista, già docente presso l'Università di Genova, Presidente di NWRG New Weapons Research Group odv), Antonio Mazzeo (docente, attivista per la pace ed esperto di armamenti), don Maurizio Mazzetto (diocesi di Vicenza), Alessandra Mecozzi (Presidente Associazione cultura è libertà), Flavio Meniconi (docente presso il Conservatorio Martini di Bologna), Fabrizio Mollo (professore di Archeologia Classica, Università di Messina), Gian Giacomo Migone (ex Presidente Commissione Esteri del Senato), Eduardo Missoni (docente universitario di salute globale), Tomaso Montanari (storico dell'arte, rettore dell'Università per stranieri di Siena), Marco Montemagni (ex Assessore della Regione Toscana e attivista del Forum per la Pace della Versilia), Pierangelo Monti (Movimento Internazionale Riconciliazione, Ivrea), P. Gian Battista Moroni (Missionario Comboniano, Cavallino Lecce), Antonello Murgia (coordinatore regionale ANPI della Sardegna), Daniele Novara (pedagogista), Guido Ortona (docente ordinario di Politica economica Università del Piemonte Orientale), Elio Pagani (obiettore di coscienza alla produzione bellica), Domenico Palermo (docente di Storia, gruppo di lavoro di Economia Disarmata), Giuliana Palermo (già docente di lettere, Comitato per la Pace di Taranto), Vittorio Pallotti (Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale), Valentina Pazé (politologa, docente di Filosofia politica presso l’Università di Torino), Marta Petrusewicz (docente di Storia moderna, Università della Calabria), Enrico Peyretti (attivista della nonviolenza e storico della pace), Andrea Penoni (docente universitario di Chimica Organica all'Università dell'Insubria di Varese/Como), Savino Pezzotta (già segretario della CISL e deputato), Livio Pepino (giurista, presidente Volere la Luna), Maria Chiara Pievatolo (docente di filosofia politica all'università di Pisa, presidente dell'Associazione italiana per la promozione della scienza aperta, AISA), Gianmarco Pisa (operatore di pace, impegnato in iniziative e progetti di ricerca-azione per la trasformazione dei conflitti), Michele Riondino (attore e regista), Elvira Rosa (insegnante di Palermo pensionata, socia fondatrice dell'associazione Nazionale Governo di lei), Alessandra Ruffini (giornalista), Marino Ruzzenenti (storico dell’ecologia, ecologista storico a Brescia), Vauro Senesi (vignettista, scrittore e opinionista), Enzo Scandurra (urbanista, già professore di Urbanistica presso l’Università La Sapienza di Roma), Salvatore Settis (archeologo e storico dell’arte), Patrizia Sterpetti (WILPF Italia), Gabriella Taddeo (portavoce gruppo ECOFEM), Gabriella Tanturri (Torino, Associazione italiana donne medico), Maria Adele Teti (docente di Urbanistica, facoltà di Architettura, Università di Reggio Calabria), Gianni Tognoni (segretario Tribunale permanente dei Popoli), Laura Tussi (scrittrice e giornalista), Cinzia Zaninelli (presidente dell’associazione Genitori Tarantini).
L’appello è su www.peacelink.it/noeuromissili
Le altre firme sono qui per le persone e qui per le associazioni.
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