25 Aprile: per la Pace

24 aprile 1999

Caro papa',
peccato che non ci saro' piu' il giorno della pace. Ho sempre sperato di contribuire allora con tutta la mia forza ed energia alla ricostruzione, non soltanto materiale, ma anche spirituale. Il nostro lavoro propriamente detto non comincia che dopo la guerra: eliminare l'odio fra i popoli. Perche', solo quando questo non esiste piu', la vera pace puo' venire. Solo allora il fondamento della pace - la fiducia - puo' fare il suo ingresso nel mondo. Fa' di contribuirvi anche tu come meglio potrai. Per rendere migliore il mondo dobbiamo cominciare da noi stessi.

Tuo figlio Henk (partigiano olandese, ultima lettera al padre)

Io non sono che una cosa piccola. Il mio nome sara' presto dimenticato. Ma l'amore, la vita, l'ispirazione che mi guidarono continueranno a vivere. Li incontrerai ovunque: sugli alberi in primavera, negli uomini sul tuo cammino, in un breve dolce sorriso. Incontrerai cio' che ebbe un valore per me, lo amerai e non mi dimenticherai.

Kim (Partigiano danese ventunenne, ultima lettera)

E ORA TOCCA A VOI BATTERVI
gioventu' del mondo;
siate intransigenti
sul dovere di amare.
Ridete di coloro
che vi parleranno di prudenza,
di convenienza,
che vi consiglieranno
di mantenere
il giusto equilibrio.

La piu' grande
disgrazia che vi possa capitare
e' di non essere utili a nessuno,
e che la vostra vita
non serva
a niente.

Raoul Follereau

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