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Il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti si dissocia dalla mobilitazione di queste ore e dichiara: "Il Comitato non aderisce allo sciopero indetto dai sindacati Uil e Cisl, volto esclusivamente alla salvaguardia di uno stabilimento obsoleto e inquinante per il cui risanamento non basteranno i 400 milioni promessi da Ferrante, ma invita i lavoratori e i cittadini di Taranto a riunirsi e a partecipare insieme alla costruzione di un nuovo futuro per questa città, un modello di sviluppo ecocompatibile che non costringa più i cittadini a dover scegliere tra diritto alla vita e diritto al lavoro".
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno
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