Nei discorsi delle cerimonie ufficiali del 4 novembre si racconta la storia d'Italia secondo una narrazione lontana dalla drammatica realtà dei fatti che invece don Lorenzo Milani descrisse in una famosa lettera ai giudici. Qui riportiamo sei suggerimenti per controcelebrare il 4 Novembre con uno spirito lontano da quello che anima oggi le celebrazioni ufficiali.
Messaggio da Neve Shalom, il villaggio della pace israelo-palestinese
Mentre è in corso l'esercitazione nucleare “Steadfast Noon”, migliaia di persone protestano davanti alla base atomica di Ghedi nel bresciano
Commemoriamo l'ottantesimo anniversario di un tragico avvenimento che ha segnato profondamente la storia di Roma e dell'intera comunità ebraica. Il Rastrellamento del Ghetto di Roma, avvenuto il 16 ottobre 1943, è un capitolo terribile nella cronaca dell'occupazione nazista in Italia. Il Rastrellamento del Ghetto di Roma fu un'operazione brutale condotta dalle truppe tedesche, in particolare dalle SS e dalla polizia d'ordine (Ordnungspolizei), con la cooperazione attiva dei funzionari del regime fascista della Repubblica Sociale Italiana.
In un momento di profonda preoccupazione e dolore per gli scontri armati fra Hamas e Israele, stanno giungendo diversi appelli per la risoluzione pacifica di questo conflitto che sta provocando infinite sofferenze. Rischia di divampare una guerra che può incendiare l'intero Medio Oriente. Solo una soluzione giusta e negoziata può garantire la pace e la convivenza. È il sonno della ragione. E' importante ribadire ancora una volta che non esiste una guerra giusta e che la violenza armata di Hamas opera contro le aspirazioni legittime e il futuro del popolo palestinese.
"L'attacco folle e irresponsabile di Hamas contro Israele sta creando lutti e devastazioni e ha già innescato una terribile reazione del Paese aggredito. I civili israeliani e palestinesi sono quelli che pagano e pagheranno il prezzo più alto. Tutto ciò nasce da una situazione di occupazione e di conflitto lasciata colpevolmente deteriorare, nel silenzio della comunità internazionale, dopo il fallimento degli accordi di Oslo. Sta iniziando una nuova guerra che può incendiare l'intero Medio Oriente. Solo una soluzione giusta e negoziata può garantire la pace e la convivenza. La tragedia in corso conferma ancora le parole di Papa Bergoglio sulla terza guerra mondiale a pezzi. È il sonno della ragione. La potenza di fuoco manifestata da Hamas è l'ennesima prova dell'espansione parossistica di un'industria e di un traffico delle armi senza controllo e nelle mani di speculatori sanguinari. Ci aspettiamo un intervento immediato delle Nazioni Unite per la cessazione dell'attacco a Israele, affinché si fermi prima che sia troppo tardi questa spirale di morte". La Segreteria nazionale ANPI
La controffensiva ucraina non ha conseguito risultati visibili guardando la cartina globale. Il Washington Post ci informa che, poiché i risultati militari non si vedono, allora la comunicazione militare sta provando a rimodellare la narrazione di guerra.
PeaceLink aderisce alla manifestazione di oggi 7 ottobre. Due cortei partiranno da due luoghi diversi a Roma: piazza della Repubblica (stazione Termini) e piazza dei Partigiani (stazione Ostiense). Concentramento alle 13, partenza dei cortei alle 13.45, destinazione piazza San Giovanni, dove gli interventi dal palco inizieranno alle 15.
Biden fa una telefonata di gruppo ai leader della Nato. La telefonata di gruppo del 3 ottobre è una mossa ideata per dare l'illusione di un fronte unito della NATO mentre le difficoltà crescono. Basti pensare alle grosse difficoltà della controffensiva, denunciate dagli stessi militari ucraini addestrati per missioni di sfondamento suicide.
L'Istituto Ucraino della Memoria Nazionale (UINP) promuove a vari livelli, nelle scuole, nei materiali didattici e nelle mostre pubbliche, una visione positiva delle organizzazioni che hanno collaborato con il nazismo e dei loro protagonisti, come Bandera. L'UINP è un'istituzione governativa che, secondo quanto dichiarato, è "un organo centrale dell'esecutivo, le cui attività sono dirette e coordinate dal governo ucraino attraverso il Ministero della Cultura e della Politica dell'Informazione". Nella foto il ritratto di Stepan Bandera, figura controversa della storia ucraina contemporanea. Nell'ovest del paese Bandera è esaltato da alcuni come eroe nazionale, mentre a sud-est, tra la minoranza russa, è ricordato come un fascista e alleato di Hitler.
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