"Nel mio reparto, così come nel reparto oncologico, i malati aumentano ogni giorno di più, i trapiantati al midollo osseo sono tantissimi. Il reparto è gestito da personale eccellente ma lavora a fatica perché siamo veramente tanti. E' straziante sentire una mamma che dice 'se io potessi tornare indietro non avrei messo al mondo mio figlio in queste condizioni' per la paura che si ammali. O sentire amiche che dicono 'non voglio fare figli, rinuncio perché ho paura'. Se noi siamo arrivati al punto che una donna dica questo vuol dire che come umanità abbiamo fallito". Testimonianza di Celeste Fortunato davanti al Prefetto di Taranto.
Il decreto legge 2/2023 istituisce un nuovo scudo penale per l'ILVA ed esautora la magistratura colpevole di ave ribadito la sua contrarietà al dissequestro degli impianti inquinanti e pericolosi per la salute. I PM a Taranto hanno inoltre avviato una nuova inchiesta sulla messa norma degli impianti ILVA. Martedì 17 gennaio ore 10 presidio sotto la prefettura di Taranto per manifestare solidarietà ai magistrati e opposizione al nuovo decreto salva-ILVA che vuole stoppare la magistratura
Taranto perde l'ex procuratore Franco Sebastio. Fu alla base dell'inchiesta Ambiente Svenduto. Partì dall'esposto di PeaceLink sulla diossina per indagare sul sistema di potere che aveva consentito un drammatico disastro ambientale. Grazie a lui a Taranto è stata possibile una lotta ai reati ambientali fin dai tempi dell'Italsider di Stato. Grazie a lui oggi siamo più liberi.
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Messaggio di Vauro: «Siamo in guerra, si parla tantissimo, giustamente, dei sotterranei dell’acciaieria di Mariupol, dove sono assediati miliziani e civili. Acciaieria. Mi fa venire in mente un’altra guerra non così seguita dai riflettori dei media, non così raccontata, di un’altra acciaieria: l’acciaieria di Taranto, l’Ilva. Una guerra in corso da tanti anni». Il vignettista Vauro Senesi aggiunge: «Una guerra che miete vittime – donne, bambini – che muoiono per tumori; operai che sono costretti a subire il ricatto tra lavoro e vita». E conclude: «In questa guerra, sono con voi, senza se e senza ma. Sono dalla parte dei diritti, sono dalla parte della vita, sono contro un nemico che è l’invasore di Taranto, criminale invasore di Taranto da anni. Sono con voi, con voi di Taranto». Clicca qui per il videomessaggio di Vauro.
Clicca qui per segnalare le iniziative contro la guerra. In questo momento occorre scendere in piazza per ribadire il ripudio della guerra e affermare la vostra volontà di pace. Intervenga l'ONU per porre fine alla guerra e ristabilire il diritto internazionale. L'azione di Putin va condannata decisamente.
La crisi in Ucraina e le tensioni fra Russia e Nato rischiano di sfociare in una guerra dagli esiti imprevedibili, che potrebbe degenerare in un confronto nucleare. Contro l'escalation militare è importante mobilitarsi perché l'Italia e l’ONU svolgano un ruolo di distensione in questo difficile momento. Clicca qui per aderire all'appello per la pace e per partecipare alla costituzione dei comitati per la pace ovunque vi siano persone sensibili e di buona volontà.
Che fare? La prima cosa da chiedere come pacifisti è quella di non vendere armi all'Ucraina e di non sostenere il suo ingresso nella Nato. Il Trattato Nato richiede l'unanimità per l'ingresso di una nuova nazione nella Nato. Pertanto anche una sola nazione della Nato, non concedendo il proprio assenso, può fermare l'escalation militare in corso. Il ruolo dei pacifisti oggi è proprio quello di evitare che si crei l'unanimità nella Nato attorno all'ingresso dell'Ucraina nell'alleanza. L'ingresso dell'Ucraina nella Nato sarebbe destabilizzante per gli equilibri militari e geostrategici. Questo fatto va compreso bene - e discusso in tutti i suoi particolari - perché altrimenti non si comprende qual è la chiave per svelenire l'attuale tensione.
Noi saremo con voi, per continuare la lotta nonviolenta. Continueremo nel 2022 a lottare per una riconversione delle spese per armamenti in investimenti di pace e di difesa dalle minacce ambientali. Se avete apprezzato il nostro lavoro per la pace, l'ecologia e la solidarietà, potete fare una donazione su Banca Etica (Associazione PeaceLink IBAN IT65 A050 1804 0000 0001 1154 580) oppure su PayPal cliccando qui.
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