Taranto perde l'ex procuratore Franco Sebastio. Fu alla base dell'inchiesta Ambiente Svenduto. Partì dall'esposto di PeaceLink sulla diossina per indagare sul sistema di potere che aveva consentito un drammatico disastro ambientale. Grazie a lui a Taranto è stata possibile una lotta ai reati ambientali fin dai tempi dell'Italsider di Stato. Grazie a lui oggi siamo più liberi.
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Se non lo hai già fatto segnala nel database il tuo Comitato per la Pace e la tua disponibilità a partecipare alle mobilitazioni contro la guerra in Ucraina.
Messaggio di Vauro: «Siamo in guerra, si parla tantissimo, giustamente, dei sotterranei dell’acciaieria di Mariupol, dove sono assediati miliziani e civili. Acciaieria. Mi fa venire in mente un’altra guerra non così seguita dai riflettori dei media, non così raccontata, di un’altra acciaieria: l’acciaieria di Taranto, l’Ilva. Una guerra in corso da tanti anni». Il vignettista Vauro Senesi aggiunge: «Una guerra che miete vittime – donne, bambini – che muoiono per tumori; operai che sono costretti a subire il ricatto tra lavoro e vita». E conclude: «In questa guerra, sono con voi, senza se e senza ma. Sono dalla parte dei diritti, sono dalla parte della vita, sono contro un nemico che è l’invasore di Taranto, criminale invasore di Taranto da anni. Sono con voi, con voi di Taranto». Clicca qui per il videomessaggio di Vauro.
Clicca qui per segnalare le iniziative contro la guerra. In questo momento occorre scendere in piazza per ribadire il ripudio della guerra e affermare la vostra volontà di pace. Intervenga l'ONU per porre fine alla guerra e ristabilire il diritto internazionale. L'azione di Putin va condannata decisamente.
La crisi in Ucraina e le tensioni fra Russia e Nato rischiano di sfociare in una guerra dagli esiti imprevedibili, che potrebbe degenerare in un confronto nucleare. Contro l'escalation militare è importante mobilitarsi perché l'Italia e l’ONU svolgano un ruolo di distensione in questo difficile momento. Clicca qui per aderire all'appello per la pace e per partecipare alla costituzione dei comitati per la pace ovunque vi siano persone sensibili e di buona volontà.
Che fare? La prima cosa da chiedere come pacifisti è quella di non vendere armi all'Ucraina e di non sostenere il suo ingresso nella Nato. Il Trattato Nato richiede l'unanimità per l'ingresso di una nuova nazione nella Nato. Pertanto anche una sola nazione della Nato, non concedendo il proprio assenso, può fermare l'escalation militare in corso. Il ruolo dei pacifisti oggi è proprio quello di evitare che si crei l'unanimità nella Nato attorno all'ingresso dell'Ucraina nell'alleanza. L'ingresso dell'Ucraina nella Nato sarebbe destabilizzante per gli equilibri militari e geostrategici. Questo fatto va compreso bene - e discusso in tutti i suoi particolari - perché altrimenti non si comprende qual è la chiave per svelenire l'attuale tensione.
Noi saremo con voi, per continuare la lotta nonviolenta. Continueremo nel 2022 a lottare per una riconversione delle spese per armamenti in investimenti di pace e di difesa dalle minacce ambientali. Se avete apprezzato il nostro lavoro per la pace, l'ecologia e la solidarietà, potete fare una donazione su Banca Etica (Associazione PeaceLink IBAN IT65 A050 1804 0000 0001 1154 580) oppure su PayPal cliccando qui.
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Questo è il trailer del docufilm di Victor Cruz, regista argentino, su Taranto. Lui e il suo team hanno lavorato un una professionalità impressionante, le immagini sono veramente un capolavoro di bellezza, di impatto; è il racconto di una città e della sua lotta. E' in programmazione on line, sulla piattaforma My movies del festival Youngabout dal 29 novembre al 3 dicembre.
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