Il primo a suggerire la via negoziale è stato Papa Francesco. Adesso anche Stoltenberg fa un timido passo come segretario generale della Nato. Una soluzione diplomatica, anche se difficile da raggiungere, potrebbe rappresentare l'unica via per evitare ulteriori sofferenze, tensioni e instabilità.
7 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Un punto di vista pacifista sul fallimento della "guerra giusta"
Putin non è in ginocchio come prevedeva Biden ma è più forte di prima. L'esercito ucraino è a corto di uomini e risorse. L'esercito russo ha una superiorità schiacciante. Tutto ciò ci impone a una riflessione profonda sulle alternative alla guerra.
5 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Comunicato dopo l'ultima strage di operatori umanitari che distribuivano cibo ai palestinesi
Di fronte alla barbarie venga interrotta ogni collaborazione militare con Israele, Marina Militare compresa. Il capo di Stato Maggiore Cavo Dragone era andato in Israele a incontrare i massimi responsabili di questa situazione con lo scopo di "acquisire maggiore consapevolezza"
2 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Livelli di devastazione senza precedenti in Ucraina
Le Fab bombs e le armi termobariche infliggono sofferenze spaventose e non consentono neppure il recupero dei corpi dei soldati. Non possiamo restare indifferenti di fronte alla sofferenza umana e alla distruzione che stanno devastando la vita di tanti soldati.
30 marzo 2024 - Alessandro Marescotti
Ecco come le super-bombe russe FAB stanno cambiando la guerra
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
26 marzo 2024 - Alessandro Marescotti
Il Papa: "Kiev abbia il coraggio della bandiera bianca"
"Il negoziato non è mai una resa. È il coraggio per non portare il Paese al suicidio". La voce del Papa ci invita a riflettere con responsabilità e a mettere da parte l’orgoglio per il bene comune. Dobbiamo sostenere la sua voce e PeaceLink lo ha fatto inviandogli una lettera.
Ebbene, diciamolo subito. Se chi è al governo pensa che a giugno staremo tutti sotto l'ombrellone lasciando a casa il cervello e la coscienza allora ha sbagliato. Chi al G7 prepara l'escalation militare per sconfiggere la Russia è oggi il vero pericolo. E sarà contestato. Pacificamente.
Come pacifisti, ci opponiamo con tutte le nostre forze a questa deriva militarista. La NATO, nata nel 1949 per difendere i suoi stati membri, si troverebbe a tradire il suo stesso statuto se decidesse di entrare in guerra contro la Russia.
Dopo il discorso di Macron che mette nel conto l'invio di truppe in Ucraina arriva quello della Von der Leyen che invita a prepararsi alla guerra con la Russia. Le parole hanno un potere enorme e la Commissione Europea dovrebbe fare attenzione a non incitare alla guerra con la sua retorica.
29 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti
Le preoccupanti dichiarazioni del presidente francese Macron
Come cittadini pacifisti, nutriamo profonda inquietudine per questa deriva verso un conflitto sempre più ampio e sanguinoso. La storia ci insegna che il "sonno della ragione genera mostri", e che la guerra non è mai la soluzione ai problemi, men che meno l'escalation che Macron ha in mente.
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