Il quotidiano Libero pubblica la rettifica di PeaceLink

In merito all'articolo apparso sul numero del 3 agosto di "Libero", intitolato "Arruolato dai pacifisti, ma lui non lo sapeva", precisiamo che l'associazione PeaceLink e' basata per statuto sui principi della nonviolenza. Pertanto non corrisponde a verita' l'accostamento delle nostre iniziative a minacce di violenza dirette al consulente della Nato Corrado Daclon, minacce che nessuno dei nostri associati ha mai pronunciato, ne' scritto, ne' tantomeno pensato. Non abbiamo usato la firma di Daclon "a sua insaputa" perche' questa azione andrebbe semmai attribuita agli estensori del testo che abbiamo solamente riportato sul nostro sito. L'appello pubblicato su altri siti con la firma del signor Daclon non e' stato lasciato sul nostro sito "per principio", ma perche' non ci e' mai stato chiesto di rimuoverlo. Se il signor Daclon, cosi' come ha fatto con altri siti che hanno pubblicato il testo "incriminato", ci avesse chiesto la rimozione o la rettifica del testo, saremmo ben lieti di accontentarlo, ma purtroppo il segretario dell'associazione "Pro Natura" ci ha solamente chiesto 50mila euro di danni. In assenza di una richiesta, ragioni di opportunita' legale ci impediscono di agire unilateralmente di nostra iniziativa. Corrado Daclon, inoltre, non si e' rivalso contro di noi "in base alla legge sul trattamento dei dati personali", come da voi affermato. Il danno ipotizzato, e ancora tutto da dimostrare, non e' una violazione della privacy, ma un freno alla sua carriera come consulente militare. All'indirizzo http://www.peacelink.it/emergenza/ e' presente una ricca collezione di documenti sulla vicenda, compreso il testo integrale dell'atto di citazione.

Cordiali Saluti.

Carlo Gubitosa

Segretario Associazione PeaceLink