Chiesti 50.000 euro di danni a Peacelink
L'Associazione Peacelink è stata citata per danni e rischia di dover pagare 50 mila euro di risarcimento ad un consulente della Nato. L’associaizone, che ha come obbiettivo quello di diffondere informazioni sulla pace, sull'ambiente e i sui diritti umani, è stata citata per una bagarre sorta a causa di un appello pubblicato da Rifondazione Comunista e riprodotto fedelmente da Peacelink il 10 febbraio 2000.
Tra i 68 firmatari di quell'appello figurava anche il consulente dell'Alleanza Atlantica, che però nega di aver mai sottoscritto quel testo. Il consulente si ritiene danneggiato perchè "tale appello si richiama a gravi e reiterate considerazioni nei confronti di alcune associazioni internazionali, tra cui in particolare la Nato e irragionevoli attacchi contro gli Stati Uniti"..
Peacelink si difende definendo impossibile controllare l'effettiva adesione dei 69 firmatari di un appello pubblicato su un altro autorevole sito.
L'associazione poi lancia l'allarme: "Se dovesse essere condannata tutti i siti web di informazione sociale sarebbero in grave pericolo perché verrebbe imposto un irrealizzabile principio di controllo totale dei testi e un'improbabile verifica di ogni parola, di ogni nome e cognome dei tanti appelli che circolano in rete".
L'Associazione denuncia anche la mancanza di preavvisi, contatti verbali o atti di diffida: Peacelink avrebbe infatti ricevuto direttamente la richiesta di risarcimento e con quasi 3 anni di ritardo.
La prima udienza del processo avrà luogo il 18 febbraio 2003.
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