Emergenza2

Ma e' cosi' vergognoso firmare un appello pacifista?

Solidarieta' a PeaceLink

Sarebbe una storia grottesca, se non fosse una storia di bavaglio
12 gennaio 2003
Girotondi

A rischio di chiusura PeaceLink, la piu' antica (dal '92)
rete pacifista italiana. Un tizio ha chiesto cinquantamila euro di
danni per la pubblicazione di un appello pacifista (gia' largamente
diffuso in rete) nel quale, per errore, era messo fra i firmatari. Ma
e' cosi' vergognoso firmare un appello pacifista? Non basta una
smentita? Mica e' un appello di pedofili o di mafiosi. Il signore in
questione, pero', e' un consulente italiano di enti governativi
americani (e, mi pare di capire, anche di enti non estranei al
complesso militare-industriale di cui parlava Eisenhower nei lontani
anni Cinquanta) e dunque per lui essere messo fra i pacifisti e' un
insulto sanguinoso. E dunque pretende un provvedimento "esemplare",
anche per rassicurare i suoi datori di lavoro americani sulla propria
completa dedizione. Sarebbe una storia grottesca, se non fosse una
storia di bavaglio. Quasi tutti i giornali e tutte le televisioni ormai
parlano (o non parlano) a nome di una ventina di persone: resta solo
l'internet, per noi comuni lettori. Ma un'isola non controllata
evidentemente non e' ammessa. Percio', chiudiamo Peacelink e portiamo
l'informa-unica anche sulla Rete.
Info e solidarieta' (urgente):
http://www.peacelink.it/emergenza
c.gubitosa@peacelink.it
Carlo Gubitosa 349.2258342

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