19 marzo: giorno di azione globale contro guerra e neoliberismo
Bruxelles, 18 marzo 2005 – “A due anni dall’invasione dell’Iraq l’ opposizione globale alla guerra è più grande che mai. La nomina del falco americano Paul Wolfowitz alla presidenza della Banca Mondiale rende visibile agli occhi di tutti l’intreccio tra guerra militare e guerra economica. Bush vuole affiancare alle bombe pseudo intelligenti i Piani di aggiustamento strutturale della più importante istituzione finanziaria internazionale che già tante sofferenze hanno causato in Argentina e nel Sud est asiatico.
In questo modo, dopo aver pianificato l’aggressione all’Iraq, Wolfowitz si
servirà della Banca Mondiale per garantire l’arricchimento delle multinazionali a stelle e strisce nella ricostruzione del Paese e la
spoliazione completa delle sue risorse.
Siamo di fronte all’ultimo atto di aggressione del governo Bush alla democrazia multilaterale di per sé già traballante e inefficace nella soluzione degli squilibri Nord-Sud del mondo.
europea fosse approvata, raccoglieranno le firme, come previsto dall’art.47,
per l’inserimento del ripudio della guerra all’articolo 1 del Trattato
tutto il mondo. In Europa la manifestazione principale si svolgerà a
Bruxelles dove convergeranno i movimenti di tutto il continente. Altre
manifestazioni sono previste in decine di città nel mondo, da New York a
Barcellona, da Johannesburg a Buenos Aires.
L’obiettivo prioritario rimane il ritiro immediato delle truppe dall’Iraq.
Di fronte a una guerra mai finita, dove i morti si contano a decine ogni
giorno e dove alla violenza dei terroristi si risponde con i bombardamenti
“a porte chiuse” di Falluja e Ramadi e gli orrori di Guantanamo e Abu
Ghraib, non ci sono altre opzioni possibili.
I pacifisti europei hanno già annunciato che, qualora la Costituzione
europea fosse approvata, raccoglieranno le firme, come previsto dall’art.47,
per l’inserimento del ripudio della guerra all’articolo 1 del Trattato e si
batteranno per lo smantellamento delle basi militari e la loro riconversione
a usi civili.
In piazza i movimenti ritroveranno i sindacati europei e gli studenti con
cui – pur nella diversità delle piattaforme – formeranno un’unica voce
contro la cultura di guerra preventiva e la connaturata ideologia del
mercato che oggi vede nella Direttiva Bolkestein nella UE e negli accordi
GATS dell’OMC nel mondo le proprie armi di sfondamento dei diritti sociali e
del lavoro”.
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