Banca Mondiale: NO a al cavaliere nero Wolfowitz
E' un vero scandalo che siano proprio gli USA a candidare uno dei cavalieri neri della guerra preventiva come presidente di una istituzione, la Banca Mondiale, che dovrebbe garantire le risorse per lo sviluppo del pianeta.
Gli USA sono infatti oggi la principale minaccia alla stabilità del sistema economico e finanziario mondiale a causa dell'immenso deficit commerciale e dello spaventoso debito pubblico e privato.
L'Europa non può capitolare di fronte alla richiesta dell'amministrazione Bush di mettere direttamente nelle mani su uno dei principali forzieri del mondo. Sarebbe accettare la definitiva subalternità, anche monetaria, agli Stati Uniti.
Al contrario l'Unione Europea, se votasse unita, avrebbe la possibilità di pretendere per se questa carica e potrebbe inoltre chiedere a questo scopo il sostegno di quei paesi del G21 che hanno bisogno di una riforma democratica di questa importante istituzione finanziaria.
Il PdCI agirà in ogni sede, a partire dal parlamento italiano ed europeo, perché questo possa accadere e perché si apra la discussione sulla necessità di "una nuova Breton Woods" che ridefinisca gli assetti della politica economica e monetaria mondiale.
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