Comitato Diritti senza confini - riunione del 18 aprile

Lunedì 18 aprile si è tenuta la riunione del Comitato Diritti senza confini. Europace ripropone la sintesi redatta da Franco Russo.
21 aprile 2005
Franco Russo

carissimi/e,

1. vi ricordo che venerdì 22 aprile alle 15 - presso la CGIL nazionale, Roma Corso d'Italia 25, sala Margotti primo piano - si terrà la riunione dedicata alla preparazione della Convenzione di Genova, alla questione Redds e alle campagne europee a cui partecipa il Forum per la democrazia costituzionale europea. Fate uno sforzo per essere presenti.

2.
Si è svolta oggi pomeriggio, 18 aprile, una riunione del Comitato Diritti senza confini per fare il punto della campagna sulla cittadinanza di residenza e sulla Convenzione ONU sui/sulle migranti. Alla riunione ha preso parte anche Bruno Trentin, che è divenuto presidente del Comitato.

La raccolta delle firme 'eccellenti' va bene, avendo sottoscritto già - oltre, naturalmente, Trentin - Scalfaro, Ingrao, Pezzotta, Epifani, Don Ciotti, Bertinotti. Si è in attesa della firma di Prodi e di esponenti del mondo catttolico, in questo momento irraggiungibili...alla Cappella Sistina. Uno sforzo particolare andrà fatto verso il mondo dell'arte, che risulta ancora assente.

L'inizio della raccolta delle firme a Firenze a 'terrafutura' (8/9 aprile), grazie all'Arci e ad Anolf, è andata bene, così come la sensibilizzazione interna alle diverse organizzazioni. La raccolta deve ora investire la cittadinanza nei diversi luoghi:di lavoro, di studio, nelle piazze, nei mercati ecc. Anche il coinvolgimento delle associazioni e organismi dei migranti non è ancora a buon punto.

Per rilanciare a livello di comunicazione le due petizioni si è deciso di organizzare una conferenza stampa nella prima metà di maggio con Trentin e qualche 'firmatario/a eccellente', anche europeo/a, per sensibilizzare l'opinione pubblica e dare slancio alle iniziative.

Si vuole puntare all'organizzazione di 3/4 assemblee - Milano, Firenze, Napoli e Palermo, dove già i contatti fra le varie strutture sono avviati - e a iniziative 'mirate' sostenute nazionalmente - in una facoltà, in una scuola, in un luogo di lavoro, in un punto di ritrovo delle comunità degli/delle immigratia/e - per far conoscere le petizioni e aggregare forze nella raccolta delle firme.

Rimane fermo che ogni organizzazione utilizzerà i propri 'eventi' - feste, manifestazioni, riunioni, congressi ecc. - per raccogliere le firme.

A livello parlamentare nazionale si terrà entro aprile un incontro per coinvolgere deputati e senatori, così come a livello europeo si raccoglieranno le adesioni che saranno importanti soprattutto per la seconda fase della campagna sulla cittadinanza dato che su di essi/e ricadrà l'onere dell'attivazione degli strumenti per ottenere che la Commissione europea presenti una proposta legislativa.

Ai parlamentari si farà giungere anche una lettera (preparata da Miraglia e Soldini).

Si dovrà avere quanto prima un logo, e si chiederà a Vauro una vignetta per le locandine, che andranno predisposte e stampate.

A cura dell'Arci sono state stampate 50 000 brochure e 2000 moduli, che possono essere ritirati nella loro sede nazionale, previo contatto con Miraglia. Si ricorda che dal sito (www.dirittsenzaconfini.org ) sono scaricabili brochure e moduli.

Si è deciso di stampare delle altre brochure, per annunciare le 'firme eccellenti', per correggere alcuni errori materiali, e per aggiungere una frase in modo da esplicitare che sarà necessario una legge europea per attuare il principio costituzionale della cittadinanza di residenza europea determinandone le modalità di acquisizione.E' bene ribadire che questa campagna non mira a sostituire le leggi nazionali sulla cittadinanza, che rimangono (purtroppo ancora) prerogativa degli Stati, ma essa pone le premesse per iniziative di legge anche nei singoli paesi che, forti dell'eventuale esito positivo della campagna, spezzino il nesso tra cittadinanza e Stato nazionale.

E' stata prospettata l'idea di un convegno sul libro verde di Frattini (On an EU approach to managing economic migration, presentato l'11.1.2005), che senza richiedere particolare sforzo, può fare l'analisi delle proposte del commissario UE che legano la presenza dei/delle migranti alle esigenze delle imprese e si ispirano sempre ecomunque a logiche di controllo e di sicurezza.

Spero nell'attivazione di ognuno/a di voi nelle varie campagne.
saluti
Franco Russo

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