Programma della Casa delle Libertà: le menzogne sull'Europa
La Casa delle Libertà ha pubblicato l’atteso programma per le elezioni politiche del 9 e del 10 aprile 2006. Si tratta di 22 pagine che si leggono velocemente e che colpiscono per il numero di inesattezze e di menzogne in esse contenute. Come federalista europeo evidenzio solo quelle riguardanti l’Europa.
La prima sull’Euro e la seconda sull’Europa federale.
Nel programma si continua a dare la colpa all’Euro per quanto riguarda la perdita di acquisto per le famiglie italiane.
Ecco il passaggio:
"Il passaggio dalla lira all’euro nell’immediato è stato un trauma. In particolare per le famiglie italiane che, di colpo, hanno visto ridotto il proprio potere d’acquisto. Il cosiddetto "change-over", il passaggio lira-euro, non è stato neutrale. In nessuna parte d’Europa. E neppure in Italia."
Niente di più falso. Nella maggior parte dei paesi europei il passaggio dalla moneta nazionale all’euro è avvenuto senza traumi perchè i governi hanno effettuato un controllo rigoroso sui cambi evitando ciò che è successo invece in Italia. E che ha fatto l’attuale governo italiano in carica nel periodo del passaggio dalla Lira all’Euro? Niente!
Vale la pena ricordare, inoltre, che senza l’Euro e con tutti gli scandali bancari e societari avvenuti in Italia negli ultimi anni avremmo avuto una svalutazione simile a quella argentina.
La seconda grossa menzogna del programma della Casa della libertà riguarda il paragrafo sull’Europa. Leggiamolo:
"In questo contesto resta cruciale la scelta europeista e atlantica. La costruzione di un’Europa dei popoli più unita, ispirata all’originale principio di sussidiarietà e con caratteristiche più federali costituisce un punto fermo della nostra comune agenda del Governo."
Tale affermazione è palesemente smentita dall’azione concreta del Governo italiano. Forse non tutti ricordano che, durante i lavori della Convenzione europea, il rappresentante del Governo italiano l’On. Gianfranco Fini ha presentato una serie di emendamenti volti a cancellare dall’articolo 1 della Costituzione europea il riferimento al modello federale dell’Unione europea. Gli emendamenti del Governo italiano (1) alla bozza di Costituzione europea sono stati presentati il 17 febbraio 2003 durante la discussione sui primi 16 articoli e sono ancora disponibili sul sito della Convenzione europea.
Fortunatamente i cittadini europei hanno potuto seguire tutti i lavori della Convenzione europea in modo trasparente. Tutti i documenti elaborati dai membri della Convenzione europea sono stati resi disponibili quasi in tempo reale su internet.
Questo è un caso evidente in cui possiamo ringraziare il metodo aperto adottato dalla Convenzione europea e la rete internet per aver smascherato una menzogna. E’ sempre più difficile per la politica, a tutti i livelli, prendere in giro i cittadini.
1) Suggestion for amendment by Mr Gianfranco FINI (Member)
http://european-convention.eu.int/Docs/Treaty/pdf/1/Art%201%20Fini%20IT.pdf
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