Prodi: la nostra Europa ha un forte bisogno di una nuova Costituzione
(...)
Ma anche l'Europa conosce una fase di crisi, che noi non sottovalutiamo e l'Europa ha bisogno di noi: ha bisogno di un'Italia che si rimetta nel solco della sua grande tradizione. Noi dobbiamo dare subito un nuovo slancio al processo di integrazione, attraverso iniziative ed azioni concrete che diano risposte tangibili alle attese di centinaia di milioni di europei. Penso alla necessità di dotare l'Unione monetaria di un vero governo economico e sociale, allo sviluppo di una nuova politica comune dell'energia, al sostegno alla ricerca e all'innovazione tecnologica, all'immigrazione, alla sicurezza, al ruolo dell'Europa nel mondo e, in particolare, in tutta la regione a noi vicina, a Est e a Sud. Si tratta di azioni che possiamo attuare subito, con una più forte volontà politica e sfruttando pienamente i Trattati in vigore, sapendo però che buone e nuove politiche necessitano di buone e nuove istituzioni.
Per questo dobbiamo rilanciare il processo costituzionale, perché la nostra Europa ha un forte bisogno di una nuova Costituzione. Il mio Governo lavorerà con determinazione, assieme agli altri Governi europei impegnati in tal senso e alle istituzioni europee, per trovare una soluzione all'altezza delle sfide che l'Europa deve affrontare: una soluzione che va trovata prima delle elezioni europee del 2009, per permettere a tutti i cittadini di far sentire la propria voce.
Il Governo è impegnato a fare tutto quanto in suo potere affinché l'Europa diventi un soggetto forte ed unito nello scenario internazionale, anche per consolidare ed arricchire su un piano di mutuo rispetto e di reciproca dignità la storica alleanza con gli Stati Uniti d'America - finalità cui mi sono sempre ispirato nella mia azione anche a livello europeo, tanta è l'importanza che attribuisco alla saldezza di questo legame - ed infine per contribuire a
rafforzare l'autorità delle Nazioni Unite e la stabilità dell'ordine mondiale. È nostra intenzione che interesse nazionale ed interesse europeo siano una cosa sola. È nostra convinzione che l'Italia conti, anche nei rapporti con il grande Alleato, solo se conta in Europa e noi lavoreremo per ricollocare l'Italia tra i Paesi guida dell'Europa.
L'Italia non guarda però soltanto all'Europa. Il Governo si farà parte attiva per rilanciare una politica per il Mediterraneo che avrà come obiettivo di fondo la costruzione di una grande area, in cui pace e prosperità possano affermarsi. Lo faremo attraverso un'azione politica mirata e supportata dall'intensificarsi degli scambi commerciali e culturali. Penso anche alla costituzione con gli altri Paesi mediterranei della Banca del Mediterraneo; penso ad università comuni tra Paesi della sponda Nord e della sponda Sud.
Anche il più lontano Continente latino-americano, che però ci è più vicino per la considerevole quantità di nostri concittadini che vivono là, ha bisogno di rinsaldare il legame con il nostro Paese. È quello che faremo cercando di cogliere le grandi trasformazioni che stanno caratterizzando tutti i Paesi di quell'area. Infine, la nostra responsabilità verso i Paesi poveri dovrà concentrarsi prevalentemente sul Continente africano, in questi anni troppo spesso dimenticato.
L'Africa è sulle nostre spalle, sulle spalle dell'Italia e dell'Europa...
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200605181727242342/200605181727242342.html
Articoli correlati
- Il comunicato stampa dell'Associazione Antimafie Rita Atria sulla tagliola sul DL Zan
Sancita ancora una volta tutela carnefici e non diritti umani per tutti
«Non avrebbero dovuto fare quella votazione al Senato ma al Colosseo»28 ottobre 2021 - Associazione Antimafie Rita Atria - Emendamento Ilva nel decreto Venezia
L'accusa del sen. Gregorio De Falco: compriamo dalla società Arcelor Mittal la Arcelor Mittal Italia
Nascosto in un emendamento all'articolo 3 del decreto Venezia, si affida ad Invitalia, e quindi ad Arcuri, il compito di costituire una società (capitale 70.000.000 di euro) per acquisire la società Arcelor Mittal Italia, per 750.000.000 di euro.5 agosto 2021 - Sala Nassyria Palazzo Madama - Presso Senato della Repubblica
Radio Radicale - Alla vigilia dell'Earth Day: bandire gli ordigni nucleari in quanto armi di distruzione climatica
Comunicato dopo la CONFERENZA STAMPA del 19 aprile 201721 aprile 2018 - Laura Tussi - Audizioni in Senato su un testo che ha scatenato polemiche
Cinquestelle, Legambiente, WWF e i "reati ambientali"
Tra gli ambientalisti c'e' chi preme sull'acceleratore per la nuova legge sui reati ambientali, e chi la segnala come un pericoloso colabrodo.6 luglio 2014 - Carlo Gubitosa
Sociale.network