La dichiarazione di Berlino: Noi, popoli d'Europa

Pubblichiamo la bozza della "Dichiarazione di Berlino" che la presidenza tedesca ha sottoposto al vaglio dei governi europei.

22 Marzo 2007

Bandiera dell'Europa Noi, popoli d'Europa, siamo uniti nella nostra buona fortuna come Stati Membri dell'Unione Europea. Il nostro Continente è stato devastato dalla guerra, la sua economia era in rovina ed era diviso da fossati ideologici. L'integrazione europea ci ha portato pace e prosperità. Ogni Stato Membro ha contribuito ad unire l'Europa e a rafforzare la democrazia e la legalità. È grazie al desiderio di libertà dei popoli dell'Europa Centrale e Orientale che anche la divisione dell'Europa è stata ora superata».

«Nell'Unione Europea noi, popoli d'Europa, viviamo e lavoriamo insieme in maniera unica. L'Unione Europea è basata su eguaglianza e diritto, tolleranza e solidarietà reciproche. L'integrazione consente all'Europa di preservare le particolarità e le molteplici tradizioni dei suoi membri. I confini aperti e una vibrante varietà ci arricchiscono. Molti obiettivi non possono essere raggiunti
individualmente ma solo insieme. Per questa ragione noi suddividiamo i compiti tra Unione Europea, Stati Membri, regioni e autorità locali. Noi assicuriamo un equilibrio di interessi tra gli Stati Membri. L'Unione Europea continuerà a trarre beneficio dalla sua apertura e dalla cooperazione degli Stati Membri nel consolidare lo sviluppo interno dell'Ue».

«Noi, popoli d'Europa, siamo di fronte a grandi sfide. La nostra risposta ad esse è l'Unione Europea. Solo insieme possiamo preservare il nostro modello sociale europeo per il futuro. Questo modello combina successo economico e responsabilità sociale a beneficio di tutti i cittadini dell'Unione Europea. Il mercato unico e l'euro ci rendono tanto forti da modellare crescente interconnessione economica e concorrenza secondo i nostri valori. La ricchezza dell'Europa risiede nella conoscenza e nelle competenze dei suoi cittadini - questa è la chiave per la crescita, l'occupazione e la coesione sociale».

«Per fare questo dobbiamo costantemente rinnovare la forma politica dell'Europa. Per questa ragione oggi, cinquant'anni dopo la firma dei Trattati di Roma, siamo uniti nell'obiettivo comune di rinnovare, in tempo per le elezioni del Parlamento Europeo del 2009, le fondamenta comuni sulle quali l'Europa è costruita.
Noi, popoli d'Europa, siamo consapevoli che l'Europa è la nostra buona fortuna!».

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