G4-EU: Patetica rappresentazione di Merkel, Sarkozy, Berlusconi e Brown.
A Parigi si sono riuniti in quattro su ventisette. Tra bandiere linde e stirate e volti gommosi ed inamidati, si è distinto un fulgido esempio di alopecia androgenica sconfitta. I soliti ben informati attribuiscono il miracolo tricologico all'esperienza e alle abilità del Ministro Carfagna.
I piccoli uomini alla testa di stati piccoli piccoli si sono impegnati a tutelare, di fronte alla grande crisi internazionale, le assicurazioni e le banche grandi grandi. Ma si badi bene, ognuno per conto suo. Unico impegno comune è quello al coordinamento. Bene, anzi ottimo! Ma coordinamento su cosa?
L'Europa non esiste. Gli europei sono divisi. L'Unione europea prende sempre più le sembianze di una camicia di forza dalla quale tutti tentano di liberarsi. Il patto di stabilità, unico vero strumento a garanzia dell'euro e della ricchezza dei cittadini, va stretto a tutti.
Sarkozy vuole allentare i parametri di Maastricht. I fidi scudieri governativi raccolti all'Eliseo, tutti sulla via di un inesorabile tramonto, lo spalleggiano. Un bel po' di sano debito pubblico nazionale; questa è la soluzione miracolosa.
E non si può certo affermare che l'improvvido suggerimento giunga dalla consorte Carla Bruni. L'uomo che non sopporta le donne con i tacchi a spillo ripete la solita solfa da anni. Non c'è neanché più chi lo prende sul serio.
Nella stessa aulica sede, tra sorrisi e pacche sulle spalle che non "ci azzeccavano" nulla con la difficoltà del momento, Junker, l'unico statista presente nella sala, chiarisce che tra i paesi dell'eurogruppo non è affatto all'ordine del giorno alcuna revisione dell'impegno al virtuosismo dei parametri macroeconomici.
Sarà mica andato in onda un dialogo tra sordi? E se iniziassero a tentare di coordinare pensiero proprio ed altrui con i movimenti labiali?
Fortuna che il vertice intergovernativo è durato quanto un lampo. Hanno avuto il buon gusto di ridurre al minimo indispensabile la patetica rappresentazione della loro impotenza.
Campoleone, 4 ottobre 2008
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