Perché capire significa iniziare a cambiarlo!

Come Va il Mondo?

Giovedì 29 gennaio alle ore 17, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Milano, Via Conservatorio 7, va in scena uno spettacolo teatrale molto innovativo e denso di contenuti...
23 gennaio 2009
Fonte: Voci d'Europa. Iniziativa editoriale finanziata coi fondi per le attività culturali e sociali dell'Università di Milano - 23 gennaio 2009

1942
Guerra Mondiale ed Europa al centro di un sistema ancora basato sul mito del
secolo precedente: lo stato nazionale sovrano,
con la sua identità forte, unificatrice ma discriminatoria.
Passioni liberali, socialiste e comuniste si dividono gli spiriti che si battono per
evitare l’imposizione del modello imperiale nazi-fascista.

Anni 2000
La guerra è un evento diffuso, ma apparentemente lontano;
preoccupano il terrorismo, la concorrenza mondiale e le difficoltà a mantenere uno
stato sociale, la scarsità delle risorse energetiche e i problemi ambientali...
Gli equilibri del pianeta non hanno più un unico centro egemonico. Le varie istituzioni
internazionali che si sono create appaiono inadeguate ai problemi da fronteggiare.
Vecchie ideologie e interi sistemi politici sembrano naufragati senza trovare veri
sostituti...

Due personaggi, uno spazio surreale e il bisogno di trasmettere una scoperta che dà un punto di vista pivilegiato sul mondo.
Più che uno spettacolo, “Come Va il Mondo?” è una folle scommessa comunicativa, tra linguaggio teatrale, impegno politico e impulso divulgativo.
Nello scorrere lineare del tempo della rappresentazione, sono in realtà molteplici i percorsi che si dipanano sulla scena: nessuno basterebbe a una trama, ma tutti insieme danno vita a una storia.
Ci sono due individui misteriosamente legati l’uno all’altro, entrambi presi nella costruzione di una propria identità; il loro cammino coincide con un’argomentazione teorica lucida, da seguire lungo il doppio filo del passato in cui era stata scritta e del presente che illumina in maniera inaspettata; in questo modo, va in scena anche il superamento della lacerazione tra necessità crescente di occuparsi dei problemi che ci circondano e difficoltà altrettanto crescente di farlo in maniera efficace, collettiva ma senza retorica, moralismi o élitario cinismo.
Nel tentativo di far tornare in vita l’eredità più preziosa di un uomo particolare: Altiero Spinelli...

Altiero Spinelli al Parlamento europeo Altiero Spinelli (1907-1986) aderì giovanissimo al neonato partito comunista, partecipando all’attività clandestina. Arrestato nel 1927, scontò dieci anni di carcere e sei di confino. Questo lungo e difficile periodo, nel quale entrò ragazzo di vent’anni per uscirne uomo di trentasei, rappresentò per lui l’occasione forzata di approfondire la sua formazione e di riflettere sul primo entusiasmo politico. Maturò un lucido distacco dal partito comunista, ma solo negli anni trascorsi a Ventotene poté trovare nuove e più solide fondamenta al suo intatto impulso di uomo attivo, instancabilmente dedito alla causa di un vero progresso umano. La scoperta di una nuova prospettiva con cui leggere la storia contemporanea lo portò ad individuare con chiarezza un preciso obiettivo politico, l’unico che unisse alla spinta etica il desiderio di efficacia. Nel celebre “Manifesto di Ventotene”, scritto con la collaborazione di Ernesto Rossi, Spinelli sintetizzò le ragioni per cui concentrarsi sulla creazione di una Federazione Europea, unica via realistica per costruire la pace sul continente e in prospettiva nel mondo.
seminario di Ventotene. Il federalismo dall'Europa al mondo Il ritorno alla libertà nel 1943 gli permise di cominciare a mettere subito in atto il suo programma. Poche persone hanno dato la propria vita a una causa con la passione e la determinazione con cui Altiero Spinelli, da allora, si votò al superamento del vero ostacolo che aveva compreso frapporsi all’emancipazione umana: la divisione in stati nazionali sovrani. I quarantatré anni successivi di attività politica, da fondatore del Movimento Federalista Europeo a Commissario e Parlamentare Europeo, sono stati spesi nella convinzione che solo tenendo aperta quella prospettiva sarebbe stato possibile garantire un futuro all’umanità.

Lo spettacolo ha ottenuto il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario dalla nascita di Altiero Spinelli, del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, della Gioventù Federalista Europea e del Circolo di cultura politica Altiero Spinelli di Milano.

Il Progetto è finanziato con il fondo per le attività culturali e sociali dell'Università degli Studi di Milano.

Note: http://www.facebook.com/event.php?eid=51042515811&ref=mf

Allegati

  • Voci d'Europa

    Direttore, Roberto Novelli
    2423 Kb - Formato pdf
    III numero del "giornale che parla europeo", opera di giovani studenti dell'Università degli Studi di Milano

    Licenza: Pubblico Dominio

Articoli correlati

  • Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza
    Cultura
    A Roma a San Lorenzo il Primo Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza

    Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza

    Quattro giorni di presentazioni di libri, incontri, film, workshops, stands a cura di numerose realtà italiane e non solo per aprire dialoghi e confronti su diritti, Mediterraneo e migranti, Obiezione di Coscienza, disarmo nucleare, educazione alla nonviolenza, cultura di pace
    17 gennaio 2022 - Laura Tussi
  • La bicicletta di Giulio
    Pace
    Canzone e video per Giulio Regeni

    La bicicletta di Giulio

    Testo e musica di Marco Chiavistrelli noto compositore e cantautore che ha cantato con varie personalità del mondo dello spettacolo da Battiato a De Gregori, dai Nomadi agli Area, da Guccini a Bennato e è impegnato in movimenti alternativi con importanti lotte sociali
    29 luglio 2021 - Laura Tussi
  • Il cortile degli oleandri
    Cultura
    Libro

    Il cortile degli oleandri

    È stata per noi una grande sorpresa e un immenso piacere, poter leggere "Il cortile degli oleandri", opera della cara amica Rosaria Longoni. Un libro intenso, scritto con il cuore e con la consapevole volontà di tramandare una memoria importante: una memoria capace di trasmettere emozioni e valori
    23 luglio 2021 - Laura Tussi
  • Anna Frank e la felicità
    Pace
    Oggi un amico mi ha donato una buona parola: felicità

    Anna Frank e la felicità

    Anna si ritrovava reclusa con una fanciullezza spezzata dalla guerra. La seconda guerra mondiale: la più spietata delle atrocità del cosiddetto secolo breve. Dai Lager, ai bombardamenti fino all’altrettanto crudele epilogo di Hiroshima e Nagasaki
    3 luglio 2021 - Laura Tussi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)