A Roma la Convenzione per rilanciare la federazione europea e superare l'accordo intergovernativo di Merkel e Sarkozy.

12 gennaio 2012

15 ottobre 2011. Manifestazione di Roma. People of Europe rise up.

Mentre i leader europei continuano a incontrarsi in vertici bilaterali per dare forma e sostanza al nuovo trattato il Movimento federalista europeo (Mfe) ha promosso una "Convenzione sul ruolo dell'Italia per rilanciare la federazione europea" con la quale restituire la parola ai cittadini europei tramite i loro rappresentanti politici, sindacali e associativi.

Le perplessità e i dubbi espressi dalle forze federaliste sul metodo intergovernativo proposto da Angela Merkel e Nicolas Sarkozy per il nuovo accordo sull'Unione fiscale sono state confermate dalla presa di posizione della delegazione del Parlamento europeo invitata al tavolo dei governi per la redazione del trattato.

In una dichiarazione congiunta di mercoledì 11 gennaio infatti i deputati di tale delegazione composta da Elmar Brok (PPE, DE), Roberto Gualtieri (S&D, IT), Guy Verhofstadt (ALDE, BE) e Daniel Cohn-Bendit (Verdi / ALE, FR) considerano inaccettabile l'ultima bozza del trattato intergovernativo sul Patto di bilancio. "L'ultima bozza del trattato proposto non è compatibile con i trattati esistenti dell'UE e non rispetta il" metodo comunitario "del processo decisionale".

E proprio l'eurodeputato Roberto Gualtieri sarà uno protagonisti della convenzione nazionale che si terrà a Roma la mattina di sabato 14 gennaio al Teatro Capranica. Ad aprire i lavori sarà Lucio Levi, Presidente del Mfe.  A seguire interventi del mondo politico (Niccolò Rinaldi, Giacomo Santini, Lapo Pistelli,  Luca Cefisi, Fausto Raciti, Mario Staderini, Marco Furfaro, Ermanno Martignetti, Antonio Suraci, Edoardo Almagià), della forza federalista (Franco Spoltore, Pauline Gessant, Pier Virgilio Dastoli, Sandro Gozi, Roberto Di Giovan Paolo, Federico Butti, François Xavier Hen, Daniel Matteo, Silvano Marseglia, Raimondo Cagiano) e dei movimenti della società civile (Grazia Canuto, Marco De Andreis, Mario Di Napoli, Federico Eichberg, Lorenzo Marsili, Roberto Musacchio, Franco Russo, Nicoletta Teodosi, Antonella Valmorbida).

Nel volantino preparato per la convenzione romana il Mfe afferma che "in assenza di adeguate iniziative europee per lo sviluppo, la recessione economica già in atto è destinata ad aggravarsi e a rendere insostenibile il debito pubblico, provocando l'erosione dei redditi, la disoccupazione di massa, la rottura della coesione sociale."

 

La ricetta proposta dai federalisti prevede l'attivazione di "un grande Piano europeo per lo sviluppo sostenibile, finanziato attraverso risorse proprie dell'Unione, e rafforzare il bilancio europeo con una Tassa sulle Transazioni Finanziarie e una Carbon Tax, l'emissione di obbligazioni garantite dall'Unione destinate a finanziare grandi progetti di sviluppo: in sostanza un governo economico europeo dotato di poteri e di risorse adeguate."

 

Subito dopo la conclusione della Convenzione prevista intorno alle 13 i giovani federalisti europei saranno in piazza con un flash mob con distribuzione di volantini e di simbolici "Euro federali".

 

I risultati e le richieste dell'assise romana saranno fatti pervenire al Presidente del Consiglio italiano che venerdì 20 a Roma incontrerà in un vertice trilaterale Merkel e Sarkozy per definire i contenuti del nuovo trattato. Anche per questa occasione il Movimento federalista europeo sta organizzando una mobilitazione i cui dettagli verranno presentati da Paolo Acunzo, Vicesegretario del MFE, durante la conferenza stampa di venerdì 13 gennaio alla Sala stampa della Camera dei Deputati.

 

Il 2012 sarà un anno decisivo per il futuro dell'Europa; dovranno essere definiti il quadro e gli strumenti istituzionali per salvare gli Stati europei dalla bancarotta e per indicare una realistica e definitiva via d’uscita dalla crisi che non è solo economica e finanziaria ma soprattutto politica.

 

In una intervista rilasciata al giornale tedesco Die Welt subito prima dell'incontro bilaterale con Angela Merkel dell’11 gennaio Mario Monti dice di esser "convinto che non avremo mai gli Stati Uniti d’Europa. Già solo per il fatto che non ne abbiamo bisogno."

 

Contro questa affermazione alquanto sorprendente da parte di uno dei fondatori del Gruppo Spinelli i movimenti euro-federalisti rilanciano con forza l'obiettivo della federazione europea, l'unico che può salvare il nostro continente da una crisi, apparentemente, senza vie di uscita.

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