Educazione civica europea

Quando è nata l’UE? Quali sono i paesi dell’UE? - L'ABC dell'Europa di Ventotene

La voce Q di Quando è nata l’UE? Quali sono i paesi dell’UE? del dizionario illustrato "L'ABC dell'Europa di Ventotene" (Ultima Spiaggia, Genova-Ventotene 2022, seconda edizione). Opera rilasciata con la Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0.
26 aprile 2022

di Angelica Radicchi*

Quando è nata l’UE? Quali sono i paesi dell’UE?

La prima pietra della costruzione europea fu posta il 9 maggio 1950, a circa cinque anni di distanza dalla fine della Seconda guerra mondiale. Quel giorno, l’allora Ministro degli Esteri francese Robert Schuman pronunciò la sua famosa dichiarazione, che prese appunto il nome di Dichiarazione Schuman. In essa si annunciava la creazione di quello che sarebbe stato il primo frutto della fratellanza europea: la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA).

Ma, direte voi, perché proprio “del carbone e dell’acciaio”?! Perché durante la guerra l’acciaio serviva per costruire le armi e il carbone costituiva la principale fonte di energia. Inoltre queste risorse si trovavano proprio al confine tra la Francia e la Germania, territori per lungo tempo contesi. Quindi se prima l’acciaio e il carbone servivano per fare la guerra, da quel momento sarebbero stati il punto di partenza per instaurare la → PACE e la cooperazione tra gli Stati europei attraverso una gestione comune di queste risorse. Secondo Schuman, questo però avrebbe dovuto essere soltanto il primo passo verso la creazione di un vero e proprio Stato federale europeo.

Proprio per il valore simbolico di questa data storica, il 9 maggio si festeggia la Festa dell’Europa!

La Ceca nacque dunque nel 1951 dall’iniziativa di 6 Stati: l’Italia, la Francia, la Germania occidentale, il Belgio, i Paesi Bassi e il Lussemburgo. Essi furono i Paesi fondatori della prima Comunità europea! Come potete vedere non si è sempre chiamata Unione europea. Prima di proseguire la lettura cercate di indovinare in quali anni assunse questo nome.

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Fatto? Bravissimi! Tra poco lo scopriremo insieme!

Ma adesso passiamo alla tappa successiva del nostro viaggio, quando il nostro edificio europeo iniziò a farsi più solido. Infatti alcuni anni dopo, più precisamente il 25 marzo 1957, questi stessi Stati si riunirono nella capitale italiana e firmarono i cosiddetti Trattati di Roma. Uno di questi trattati instituiva la Comunità economica europea (CEE) che comprendeva in particolare la creazione di un Mercato comune tra i sei Paesi fondatori: un grande spazio in cui persone, merci, servizi e capitali potessero circolare liberamente; e l’abolizione dei dazi doganali tra i 6 Paesi firmatari. L’obiettivo principale era accrescere la cooperazione e il benessere economico. Il secondo trattato che fu firmato a Roma istitutiva l’Euratom per la gestione comune e pacifica dell’energia nucleare. Con questi trattati le Comunità europee diventano 3: la CECA, la CEE e l’Euratom.

Le istituzioni all’interno di queste comunità iniziavano però ad essere troppe, quindi bisognava fare un po’ di ordine e creare una struttura organizzativa unica. Si decise così di “fonderle” e di dare vita a un solo Consiglio e a una sola Commissione che rappresentassero tutte e 3 le comunità. Proprio per questa ragione, questo trattato prese il nome di “Trattato di fusione”.

Nel 1973 la famiglia europea iniziò ad allargarsi! Entrarono a farne parte l’Irlanda, la Danimarca e il Regno Unito arrivando così a 9 Stati membri. Per la prima volta, nel 1979, i cittadini di questi 9 Paesi poterono votare direttamente i propri rappresentanti al Parlamento europeo. Questo fu un avvenimento storico, non solo per l’Europa, ma per il mondo intero in quanto non esiste nessun altro parlamento in cui i cittadini di Stati diversi siano chiamati ad eleggere i propri rappresentati in una assemblea sovranazionale. Ogni 5 anni, ogni volta che l’anno termina con il numero 9 o con il numero 4, i cittadini europei maggiorenni votano per il rinnovo del Parlamento europeo.

Due anni dopo, nel 1981, con l’arrivo della Grecia, si arrivò a quota 10!

Il 1985 fu invece l’anno in cui venne stipulato l’accordo di Schengen, quello che (solo a partire dal 1995) avrebbe permesso ai cittadini europei di viaggiare liberamente tra i Paesi aderenti senza il controllo dei passaporti ai confini. Credevate fosse sempre stato così? E invece è stata una conquista piuttosto recente nella storia europea!

Poco dopo, nel 1986, anche Spagna e Portogallo aderirono alla Comunità europea. Vi ricordate a quanti Stati siamo arrivati?

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Nel 1987, gli Stati membri decisero di compiere un altro passo verso una maggiore integrazione europea attraverso un nuovo trattato che prese il nome di Atto Unico Europeo. Con esso si procedeva verso il completamento del Mercato libero, si ampliavano i poteri delle istituzioni europee e si cercava di creare una maggiore cooperazione sul piano politico.

Pochi anni dopo, nel 1992, gli Stati membri si riunirono a Maastricht per firmare il trattato chiamato Trattato sull’Unione europea. Ebbene sì! Fu proprio all’inizio degli anni ‘90 che nacque l’appellativo di Unione europea. Avevate indovinato?

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Il trattato prevedeva un’Unione fondata su tre pilastri: le Comunità europee, la Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e Giustizia e affari interni (GAI). Con questo trattato vennero rafforzati ulteriormente i poteri del Parlamento europeo, ma una delle più importanti innovazioni portate dal Trattato di Maastricht fu l’avvio del processo verso l’introduzione dell’→ euro, la moneta unica europea, che sarebbe entrata in circolazione a partire dal 1° gennaio 2002. Venne inoltre introdotto il concetto di cittadinanza europea che racchiude la libertà di vivere e lavorare in qualsiasi altro Paese membro; di votare e candidarsi nel Paese di residenza anche se diverso da quello di nascita; e di potersi rivolgere ad ambasciate e consolati di altri Paesi membri per ricevere assistenza e protezione.

Intanto nel 1995 avvenne un ulteriore allargamento dell’UE con l’Austria, la Finlandia e la Svezia. State tenendo il conto?

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Nel 1996, a distanza di pochi anni dal Trattato di Maastricht, i Paesi membri si riunirono ad Amsterdam per apportare delle modifiche al trattato. Fu il primo tentativo di riformare le istituzioni europee in vista dei futuri allargamenti dell’UE e contribuì a rafforzare il secondo e il terzo pilastro. Vi ricordate come si chiamavano?

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Un ulteriore passo in questa direzione fu segnato dalla firma, nel 2001, del Trattato di Nizza il cui obiettivo era quello di preparare l’Unione europea al più grande allargamento della sua storia. Nel 2004 furono 10 i nuovi membri che si unirono all’Ue: Cipro, Malta, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca e Slovenia.

A seguito del Trattato di Nizza, ci fu un tentativo di redigere una vera e propria costituzione europea come quella che detengono i singoli Stati, ma questo tentativo naufragò a causa del voto contrario dei cittadini francesi e olandesi in occasione dei referendum che si tennero nella primavera del 2005. Da questo insuccesso si è poi giunti al → Trattato di Lisbona, il trattato attualmente in vigore che ha abolito i pilastri e ha introdotto importanti novità.

Gli ultimi Paesi ad aver aderito all’UE sono stati la Bulgaria e la Romania nel 2007 e la Croazia nel 2013. Per la prima volta nella storia, uno Stato ha lasciato l’Unione europea ovvero

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a seguito del referendum sulla → Brexit. I Paesi membri dell’UE sono dunque passati da 28 a 27.

Soluzioni:

1) anni ‘90;
2) 12;
3) 15;
4) PESC e GAI;
5) Regno Unito

* ANGELICA RADICCHI. Dopo gli studi in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università degli Studi di Genova, ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia e politica dell’integrazione europea presso l’ateneo pavese con una tesi dal titolo “Giuseppe Garibaldi e Victor Hugo. Una battaglia comune per gli Stati Uniti d’Europa”. Ha ideato e progettato la mostra d’arte “I volti dell’Europa”.

Note: Quando è nata l’UE? Quali sono i paesi dell’UE? è una voce de "L'ABC dell'Europa di Ventotene. Piccolo dizionario illustrato" a cura di Nicola Vallinoto e illustrazioni di Giulia Del Vecchio (seconda edizione Ultima Spiaggia, Genova 2022). Quest’opera è stata rilasciata con la Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

L'indice completo del dizionario:
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