Le contraddizioni del governo Meloni sull'Europa: federale o confederale ?
Il vicepremier Tajani leader di Forza Italia, la componente di centro-destra liberale della compagine governativa, ha affermato di credere in un'Europa federale e di non condividere l'idea di Europa sottintesa dallo slogan lanciato da Elon Musk sul suo social: "Make Europe Great Again". "Non è la mia Europa" così ha dichiarato Tajani commentando il post di Musk.
Il proprietario di X ha chiamato a raccolta i nazionalisti europei e, infatti, dopo poche ore, il leader della Lega Matteo Salvini, ha subito risposto alla chiamata dicendo che MEGA è lo slogan scelto dal palco di Pontida e sarà lo slogan dei Patrioti europei nel summit in programma sabato e domenica a Madrid con tutti i sovranisti europei: Viktor Orbán, Marine Le Pen, Geert Wilders, Herbert Kickl, Santiago Abascal, Andrej Babis.
Ci troviamo davanti a un governo spaccato in due sul futuro dell'Europa. Il pendolo potrebbe spostarsi sulla posizione di Forza Italia ma per farlo occorrerebbe un cambio di linea della presidente Meloni. Solo così potremo aspirare ad assumere un ruolo importante di traino del processo di integrazione europea, in mancanza del motore franco tedesco, e di collegamento tra gli Usa e l'UE, visto il rapporto privilegiato tra la nostra leader e il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Se invece prevarrà la posizione della Lega, l'Italia farà da ruota di scorta o peggio da cavallo di Troia della nuova amministrazione americana che privilegia i contatti con i singoli paesi in modo da trarre il massimo vantaggio dal principio sempre valido del "divide et impera".
L'interesse nazionale dell'Italia va nella direzione di un rafforzamento della sovranità europea. La sovranista Meloni è a un bivio. Ogni esitazione su questo punto sarà esiziale per il futuro dell'Italia e dell'Europa.
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