Da Cancun a Perugia per un'Europa di pace
DA CANCUN A PERUGIA PER UNA EUROPA DI PACE
"WTO: non democratico, non trasparente, antisviluppo ed obsoleto". Sono i testi dei cartelli che 50 attivisti della campagna "Questo mondo non è in vendita" hanno alzato durante la seduta inaugurale del WTO a Cancun. La critica principale rivolta a organismi economici internazionali, come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, da parte dei movimenti della società civile mondiale è la mancanza di democrazia e di trasparenza nel processo decisionale. Nel caso del WTO, per esempio, sono sotto accusa le "green room", ovvero incontri ristretti sulle tematiche negoziali solo tra alcuni dei paesi membri. A Cancun l'arroganza dei paesi più ricchi è stata fermata grazie alla coalizione tra i paesi in via di sviluppo, guidata da Brasile, India e Cina, denominata G21, e i paesi poveri del continente africano.
Anche per l'Europa, tuttavia, esiste un problema di deficit democratico. Come ha sottolineato Romano Prodi nel suo intervento al Parlamento europeo del 3 settembre "L'attuale progetto di Costituzione contiene ancora più di 50 decisioni all'unanimità, alcune in settori chiave della vita dell'Unione". Il potere di veto degli stati nazionali resta ancora in materie decisive come la politica estera, la difesa e la fiscalità. In un'Europa con 25 paesi significherà la paralisi totale. Manca la cinghia di trasmissione che lega i cittadini europei, il voto al Parlamento europeo e il governo dell'Unione. Le imponenti manifestazioni per la pace del 15 febbraio ne sono una evidente dimostrazione. Le richieste di pace di gran parte della società civile europea e del Parlamento europeo sono rimasti inascoltati perchè non esiste ancora un governo democratico europeo in grado di tradurre questa volontà in atti politici concreti.
Molti commentatori hanno intravisto nelle dimostrazioni del 15 febbraio la nascita del popolo europeo. Un popolo senza stato. La società civile europea sta reagendo a questa ingiustizia al fine di costruire un'Europa politica capace di parlare con una sola voce in un mondo multipolare per ripristinare la pace, la giustizia e la democrazia internazionale. Ottobre sarà un mese di mobilitazione del popolo europeo: il 4 ottobre a Roma in occasione dell'apertura della Conferenza intergovernativa ci saranno le manifestazioni per un'altra Europa del forum sociale europeo e dei sindacati; e poi dal 9 al 12 ottobre a Perugia la V Assemblea dell'Onu dei Popoli che si concluderà con la Marcia per la Pace Perugia-Assisi. L'Assemblea e la Marcia, organizzate dalla Tavola della Pace e dal Coordinamento degli Enti Locali per la Pace, saranno dedicate all'Europa e al suo ruolo per la pace nel mondo. ll movimento pacifista ha deciso, infatti, di investire sull'Europa come unica alternativa possibile e praticabile all'unilateralismo americano per la costruzione di un mondo diverso basato sulla forza del diritto e non sul diritto alla forza. La Campagna per inserire nella costituzione europea il diritto alla pace e il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali rappresenta la premessa di una convergenza politica tra il pacifismo e il federalismo.
La resistenza del fronte nazionalista e conservatore potrà essere vinta solo con una grande mobilitazione di tutte le anime del demos europeo a favore dell'Europa federale del Manifesto di Ventotene.
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