La voce del Parlamento europeo
Volevo esprimere la mia soddisfazione, come federalista europeo, sulla bocciatura di Buttiglione da parte del Parlamento europeo, per almeno due motivi:
1) il Parlamento europeo, unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini, comincia finalmente a far sentire la propria voce laddove è possibile. Anche se la Commissione non è ancora un vero governo responsabile di fronte al Parlamento europeo e anche se Buttiglione diventerà Commissario avrà, comunque, un Parlamento vigile e attento a ogni sua mossa, cosiccome di tutti gli altri Commissari, in difesa dei diritti e della democrazia.
2) Buttiglione non è federalista nè europeista. In un suo intervento, durante un seminario federalista tenutosi lo scorso 5 settembre a Ventotene, il Ministro alle Politiche Comunitarie ha affermato di "non ritenere auspicabile una politica estera europea comune almeno per i prossimi cinque anni". Finchè parla da membro di un governo antieuropeista tale affermazione può anche avere una sua logica ma da vicepresidente della Commissione europea in pectore è un atto di irresponsabilità nei confronti di tutti i cittadini europei che, invece, si aspettano delle risposte, che vadano oltre i gretti interessi nazionali, dall'Europa e, in particolar modo, da coloro che li rappresentano nelle istituzioni europee.
Nicola Vallinoto
Articoli correlati
Sala Penale conferma le sentenze contro gli assassini di Berta
Copinh denuncia il tentativo di ridurre le condanne dei membri di DESA28 novembre 2024 - Giorgio TrucchiArgentina, uno scenario ad alto rischio
Accelera lo smantellamento dei passi in avanti fatti in termini di memoria, verità e giustizia12 luglio 2024 - Giorgio Trucchi- Honduras
Non dimenticare Berta
Nell'ottavo anniversario della sua 'siembra'. Non dimenticare Berta significa non dimenticare che, ogni anno, nel mondo, vengono assassinati centinaia di difensori della terra, dei territori e dei beni comuni.6 marzo 2024 - Giorgio Trucchi - Dialogo fra Diogene e Aristippo
Che cosa è la libertà?
Purtroppo il partito di Aristippo è quello che vediamo proliferare anche oggi. Devasta la politica e corrompe gli italiani. Aristippo sapeva di interpretare un ruolo di convenienza privata a scapito del bene pubblico. Diogene invece sapeva come rimanere libero nelle sue scelte.19 agosto 2022 - Alessandro Marescotti
Sociale.network